Spagna-Italia: perché l’Italia deve vincere?

Spagna-Italia, in programma stasera a Madrid alle 20:45, non è la classica partita da-dentro-o-fuori ma quasi: è fondamentale per le qualificazioni al prossimo Mondiale, nel 2018 in Russia. Alla squadra che stasera perde toccherà molto probabilmente fare uno spareggio a novembre, con andata e ritorno, per giocarsi i quattro posti in palio per le otto migliori seconde della fase a gironi delle qualificazioni.

Perché l’Italia deve vincere

Il regolamento delle qualificazioni UEFA al prossimo Mondiale in Russia, in programma nel 2018, prevede che a qualificarsi siano soltanto le prime squadre classificate in ciascuno dei nove gironi in cui sono state distribuite le 54 nazionali europee. Poiché non era testa di serie, l’Italia è finita in un girone con quattro squadre molto abbordabili (Albania, Israele, Macedonia e Liechtenstein) e con una squadra “testa di serie”, fortissima: la Spagna.

Nella seconda giornata delle qualificazioni mondiali l’Italia ha pareggiato 1-1 a Torino la prima partita che ha giocato contro la Spagna. Come ampiamente prevedibile, nelle altre cinque partite delle sei finora disputate, sia l’Italia che la Spagna hanno battuto tutte le loro avversarie: in questo momento sono quindi entrambe al primo posto in classifica con 16 punti (cinque vittorie e un pareggio). Dopo la partita di stasera a Madrid ne resteranno altre tre, dalle quali è molto probabile che sia l’Italia che la Spagna riusciranno a ricavare altri nove punti. Per questo motivo la partita di stasera tra Italia e Spagna è considerata una specie di finale per decidere chi si classificherà in prima posizione e potrà quindi accedere direttamente alla prima fase del Mondiale in Russia.

Cosa succede se Spagna e Italia arrivano al primo posto a pari punti

In caso di pareggio tra Italia e Spagna anche in questa partita di stasera al “Santiago Bernabeu” a Madrid, si rafforzerebbe l’ipotesi di un arrivo a pari punti di Italia e Spagna al primo posto in classifica (sempre a patto che ottengano risultati simili nelle ultime tre giornate). In questo caso particolare a determinare l’ordine di classifica sarebbe la differenza reti generale, e al momento la Spagna sta messa meglio dell’Italia: ha segnato ventuno gol e ne ha subiti soltanto tre (+18), mentre l’Italia ne ha segnati diciotto e ne ha subiti quattro (+14).

A parità di punti, se nelle prossime partite l’Italia non riuscisse a recuperare lo svantaggio di quattro gol nella differenza reti, sarebbe quindi la Spagna a qualificarsi direttamente al Mondiale. E non sarebbe affatto semplice, per l’Italia, recuperare lo svantaggio nella differenza reti: a differenza dell’Italia, la Spagna deve ancora affrontare il Liechtenstein, considerata la squadra più scarsa di tutto il girone G, e in quella partita potrebbe estendere anziché ridurre il proprio vantaggio nella differenza reti. L’Italia ha già giocato due volte contro il Liechtenstein: lo ha battuto 4-0 in trasferta e 5-0 in casa, mentre la Spagna lo ha battuto per 8-0 in una sola partita (la prima delle fasi di qualificazione, giocata in Spagna).

Quali squadre potrebbero finire agli spareggi

A fare gli spareggi – per ottenere i restanti quattro posti in palio per la partecipazione al Mondiale – saranno tutte le squadre seconde classificate nelle fasi a gironi di qualificazioni eccetto una, quella con il punteggio più basso tra tutte e nove, che sarà eliminata subito. Le rimanenti otto squadre saranno divise in due urne: le quattro migliori secondo il ranking Fifa giocheranno contro le quattro peggiori. Al momento è piuttosto improbabile che l’Italia o la Spagna possano finire addirittura escluse dagli spareggi come peggiore seconda. Nel caso in cui l’Italia finisse seconda, negli spareggi dovrebbe comunque finire tra le teste di serie: attualmente tra le possibili seconde classificate solo Polonia, Portogallo o Svizzera e Francia sono messe meglio dell’Italia nel ranking Fifa.

Al momento nel gruppo A, considerando la Francia virtualmente prima e qualificata, si stanno giocando il secondo posto Svezia, Bulgaria e Olanda, che hanno tutte e tre meno punti di Italia e Spagna. Nel gruppo B al secondo posto c’è il Portogallo, che ha diciotto punti, tre da recuperare sulla Svizzera. Nel gruppo C, in cui la Germania è e dovrebbe rimanere al primo posto, la seconda classificata resterà probabilmente l’Irlanda del Nord, che ora ha sedici punti. Nel gruppo D si stanno giocando il primo posto la Serbia e l’Irlanda, con dodici punti ciascuna. Nel gruppo E la Polonia è al primo posto con sedici punti, seguita da Montenegro e Danimarca entrambe a tredici punti. Nel gruppo F l’Inghilterra è al primo posto con diciassette punti e la Slovacchia al secondo con quindici punti. Poi c’è il gruppo H, in cui – tolto il Belgio, stra-primo – il secondo posto se lo giocano Grecia, Bosnia ed Erzegovina, e anche Cipro. L’ultimo gruppo, I, è il più “incerto”: Croazia e Islanda sono al primo posto con tredici punti, seguite da Turchia e Ucraina, entrambe con undici punti.

Per determinare le otto migliori seconde – e quindi determinare la prima nazionale esclusa, la nona squadra – non si terrà conto dei punti che le squadre seconde in classifica otterranno nel girone di competenza alla fine delle dieci giornate, ma verrà compilata una classifica speciale in cui contano i risultati ottenuti nelle partite giocate contro la prima, la terza, la quarta e la quinta squadra di ciascun girone. Ad esempio, nel caso dell’Italia, i sei punti conquistati contro il Liechtenstein, ammesso che arrivi ultimo, non verrebbero conteggiati: tutti gli altri sì.

Le ultime news su Spagna-Italia

Da venerdì pomeriggio è noto che il difensore Giorgio Chiellini, titolare stabile anche nell’Italia di Gian Piero Ventura, non potrà giocare a causa di un infortunio a un polpaccio (ha lasciato il ritiro: salterà anche la partita contro Israele, martedì prossimo). Al suo posto giocherà molto probabilmente Daniele Rugani, ventitreenne difensore che fa da riserva a Chiellini anche nella Juventus. Sia Rugani sia l’altro centrale dell’Italia, Leonardo Bonucci, conoscono piuttosto bene il principale e più temibile centravanti della Spagna, Alvaro Morata, col quale hanno giocato insieme nella Juventus.

Nella Spagna non ci sono assenze rilevanti, a parte quella dell’attaccante Diego Costa, non convocato e al momento fuori rosa nel Chelsea. L’attacco è proprio il reparto in cui il commissario tecnico della Spagna, Julen Lopetegui, ha meno scelte a disposizione. È stato persino convocato David Villa, trentacinquenne attaccante del New York City, fuori dal giro della nazionale da tre anni. È stato ovviamente convocato Marco Asensio, ventunenne ala sinistra del Real Madrid, uno dei giovani calciatori spagnoli più forti in circolazione: dovrebbe partire come riserva, ma sarà quasi certamente mandato in campo a partita in corso.

Le probabili formazioni

SPAGNA (4-2-3-1): De Gea; Carvajal, Ramos, Pique, Jordi Alba; Busquets, Koke; Iniesta, David Silva, Isco; Morata.
ITALIA (4-4-2): Buffon; Conti, Rugani, Bonucci, Darmian; De Rossi, Verratti, Candreva, Insigne; Immobile, Belotti.

 

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