Champions League: Real Madrid-Atletico Madrid

L’assenza di giocatori fondamentali nella formazione del Real Madrid rende l’esito di questo quarto di finale contro l’Atletico Madrid più incerto di quanto ci si potesse aspettare dopo lo 0-0 di una settimana fa: mancano Marcelo, Modric, Benzema e Bale, e a centrocampo l’Atletico potrebbe prevalere. È una partita dal pronostico difficile: parliamone.

Le probabili formazioni:
REAL MADRID: Casillas; Coentrão, Ramos, Varane, Carvajal; Illaramendi, Kroos, Isco, James Rodriguez; Ronaldo, “Chicharito” Hernández.
ATLETICO MADRID: Oblak; Siqueira, Godín, Miranda, Juanfran; Koke, Gabi, Arda Turan, Tiago; Mandzukic, Griezmann.

REAL MADRID – ATLETICO MADRID | mercoledì ore 20:45

Martedì scorso, per l’ennesima volta da un paio d’anni a questa parte, Real Madrid e Atletico Madrid hanno giocato contro in una partita molto combattuta sul piano agonistico ma non indimenticabile, diciamo, sul piano tecnico. Da tempo l’Atletico ha dimostrato di saper neutralizzare il gioco del Real – e a volte anche quello del Barcellona – praticando un pressing notevole per tutta la partita, alto o basso a seconda delle riserve di energia dei suoi centrocampisti e attaccanti nelle varie fasi della partita. Si “sacrificano” tutti, nell’Atletico (anche Mandzukic e Griezmann, tantissimo).

Che partita è stata una settimana fa
Non bellissima. Sia Atletico che Real giocavano con la formazione ideale, o quasi: Simeone ha messo Suarez al posto di Tiago a centrocampo, mentre Ancelotti ha messo Varane al posto di Pepe (ottima mossa) come centrale in coppia con Sergio Ramos. Il Real ha cominciato piuttosto bene, e Oblak è stato bravo a parare almeno tre pericolosi tiri in porta (alla fine della partita il Real ha tirato 17 volte, l’Atletico soltanto 8). I migliori attacchi sono arrivati dalla fascia destra, dove Carvajal si è spesso trovato smarcato perché Koke – invece che largo a sinistra – giocava in posizione piuttosto centrale e, molto spesso, doveva raddoppiare su Cristiano Ronaldo, che altrettanto spesso si spostava a destra. Juanfran e Koke preferivano quindi marcare con attenzione Ronaldo e lasciare più libertà a Carvajal, e si può dire che ha funzionato: tra tutti i calciatori del Real, Ronaldo è quello che ha toccato meno volte il pallone, nella partita di andata, e in nessuna di queste occasioni si è reso particolarmente pericoloso.

Le poche azioni costruite o tentate dall’Atletico sono state a loro volta neutralizzate dal Real Madrid perché l’Atletico ha “fallito” nelle aree in cui solitamente prevale sull’avversario. Tanto per cominciare, sulle palle lunghe Mandzukic ha perso gran parte dei duelli aerei contro Varane e contro Sergio Ramos (con il quale se le sono peraltro date parecchio).

Inoltre i centrocampisti con i piedi buoni – Koke e Turan – si sono accentrati poco spesso, per paura di esporsi ai contrattacchi dei terzini del Real. E così Gabi e Tiago, al centro del campo, hanno sostanzialmente perso il confronto con Kroos, Modric e Rodriguez. Qualcosa di buono l’Atletico lo ha fatto vedere soltanto nel secondo tempo, quando Turan e Koke, meno spaventati dal rischio di perdere palla, si sono sovrapposti su una stessa fascia. E le cose sono migliorate ancora di più quando Ancelotti ha dovuto togliere Benzema, infortunato, e ha inserito Isco, passando di fatto a un 4-4-2 che ha paradossalmente lasciato più spazio sulla fasce all’Atletico, dato che Isco e Rodriguez tendevano ad accentrarsi in due.

Le pesanti assenze nel Real Madrid
Benché Ancelotti abbia ricordato a tutti in conferenza stampa che il Real Madrid non è nella posizione di poter cercare alibi (beh, come dargli torto?), è comunque innegabile che questa partita di ritorno per il Real si presenti particolarmente difficile non soltanto per la pericolosità dell’Atletico, cosa già nota, quanto a causa di squalifiche e infortuni. Mancheranno quattro giocatori importanti, di cui almeno uno per reparto: Marcelo (squalificato), Modric (distorsione del legamento collaterale mediale del ginocchio), Bale (infortunio al polpaccio) e Benzema (collaterale mediale del ginocchio destro).

In ordine di importanza, l’assenza di due terzi del tridente d’attacco titolare non è meno grave dell’assenza a centrocampo, quella di Modric, che a quando a quando era tornato a giocare dopo il lungo infortunio che lo ha tenuto fuori per una parte della stagione. Sabato ha subìto un infortunio al ginocchio durante la partita di campionato contro il Malaga: starà fuori almeno un mese e mezzo. È un guaio: non soltanto per questo ritorno dei quarti di Champions – nella singola partita, a questi livelli, il Real può sfangarla anche senza di lui – ma soprattutto per quanto riguarda le possibilità del Real di recuperare lo svantaggio dal Barcellona in campionato.

Il passaggio del turno si decide a centrocampo
Queste assenze costringeranno verosimilmente il Real Madrid a giocare con un 4-4-2 poco “testato”, e cioè con Coentrão al posto di Marcelo, Isco al posto di Bale, Hernández al posto di Benzema, e Illaramendi al posto di Modric (due giocatori con caratteristiche profondamente diverse). In sé non si tratta di un modulo negativo per il Real Madrid (vedi vittorie contro Liverpool e Barcellona a ottobre), ma la settimana scorsa l’Atletico ha giocato meglio proprio quando il Real si è trovato con una punta di ruolo in meno, e con due centrocampisti – Isco e Rodriguez – che tendevano ad accentrarsi lasciando scoperte le fasce in fase difensiva.

A Illaramendi e Kroos – i più impegnati in fase di non possesso palla – toccherà vincere il confronto a centrocampo con ben tre mastini come Turan, Koke e Gabi (l’altro sarà uno tra Tiago e Saul Níguez: Mario Suarez è squalificato). Due contro tre: è evidente che non può funzionare, anche perché nelle partite importanti finora Illarramendi ha quasi sempre deluso in parte le aspettative (le alternative sono Khedira e Lucas Silva). È quindi per questo motivo che Isco e Rodriguez – ma anche lo stesso Ronaldo, tipo centrocampista aggiunto – dovranno sacrificarsi tantissimo, per cercare di “battere” l’Atletico proprio in uno degli aspetti principali del suo gioco: il pressing. Che non sia una missione impossibile lo dimostra la partita dell’andata degli ottavi persa 1-0 dall’Atletico a febbraio contro il Bayer Leverkusen, che uscì vincente nel risultato e vincente, sorprendentemente, sul piano dei contrasti e del pressing, qualità generalmente attribuite più spesso all’Atletico che ai suoi avversari.

Il pronostico
Ad ogni modo, comunque vada alla fine, è molto probabile che questa ottava partita stagionale tra Real e Atletico – che si preannuncia più “fisica” del solito – riservi più contrasti violenti, falli e ammonizioni che non giocate spettacolari e gol. Le difese non hanno defezioni; gli attacchi e i centrocampi sì. Date le circostanze, sebbene le partite di ritorno delle fasi eliminatorie tendano a essere più ricche di gol rispetto a quelle di andata, Real Madrid-Atletico Madrid resta – almeno sulla carta – una partita da “under”. In caso di ammonizione, i diffidati che non giocherebbero la prossima partita sono Ramos, Coentrão e Toni Kroos nel Real Madrid, e Ansaldi, Gabi, Gámez, Raúl García e Torres nell’Atletico.

Probabili formazioni:
REAL MADRID: Casillas; Coentrão, Ramos, Varane, Carvajal; Illaramendi, Kroos, Isco, James Rodriguez; Ronaldo, “Chicharito” Hernández.
ATLETICO MADRID: Oblak; Siqueira, Godín, Miranda, Juanfran; Koke, Gabi, Arda Turan, Tiago; Mandzukic, Griezmann.

PROBABILE RISULTATO: 0-0
UNDER (1.85, Eurobet)
1X + UNDER (2.20, Paddy Power)
ESPULSIONE SÌ (2.62, William Hill)
UNDER 0,5 primo tempo (2.95, Eurobet)

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