Champions League: Atletico Madrid-Bayer Leverkusen

L’Atletico Madrid si trova in un periodo abbastanza complicato, e stasera avrà anche qualche problema di formazione. All’andata il Bayer Leverkusen ha vinto 1-0 ed è stato sorprendentemente superiore in pressing e aggressività, le migliori qualità dell’avversario. Per dirla con uno slogan da vecchio giornale sportivo: l’Atletico rischia.

ATLETICO MADRID – BAYER LEVERKUSEN | ore 20:45

A causa della sconfitta per 1-0 in Germania, un ottavo di finale che l’Atletico Madrid sembrava ampiamente in grado di passare si è trasformato in una partita di ritorno rischiosissima: il Bayer Leverkusen può tranquillamente aspettare l’avversario e, nel frattempo, provare a fare quel gol in contropiede che molto probabilmente chiuderebbe la storia. Il gol all’andata è stato segnato dal ventunenne turco Calhanoglu, un trequartista di grande talento che fino a tre anni fa giocava in Germania nelle categorie minori: è solitamente temuto dagli avversari per i suoi calci di punizione, ma il gol contro l’Atletico è arrivato con un gran tiro al termine di una splendida azione del Bayer.

Ma esattamente cosa è successo all’Atletico? Com’è che all’improvviso il primo posto in campionato si è allontanato per sempre e la qualificazione ai quarti di Champions è diventata così a rischio, per giunta contro una squadra teoricamente “abbordabile”?

I guai dell’Atletico Madrid
Nelle ultime sei partite giocate, ossia nella parte forse più importante di tutta la stagione, l’Atletico ha vinto una sola volta: in campionato contro l’Almeria. Il resto sono stati la sconfitta in Germania contro il Leverkusen, appunto, più una brutta sconfitta e tre pareggi ancor più deludenti in campionato, dove ormai l’Atletico se la gioca non più con Real e Barcellona ma piuttosto con il Valencia per il terzo posto (obiettivo che Simeone, anche un po’ scaramanticamente, aveva sempre definito il più realistico per la sua squadra). I problemi di gioco dell’Atletico erano progressivamente emersi all’inizio di febbraio – e in modo piuttosto palese – dopo l’infortunio di Koke (bicipite femorale), probabilmente il giocatore con i piedi migliori lì a centrocampo oltre a Turan, e sicuramente quello con più visione di gioco. Improvvisamente, le grandi potenzialità di Griezmann – che peraltro le partite non le azzecca sempre proprio tutte – sono rimaste in gran parte inutilizzate a causa dell’incapacità della squadra di servirlo con frequenza e precisione al termine delle azioni di recupero del pallone. E quindi niente: se non arriva qualcosa dai calci piazzati, il risultato proprio non si sblocca.

Non è tutto. L’Atletico è uscito perdente – o meglio: una l’ha pareggiata – da due partite recenti in cui è stato sostanzialmente battuto sul piano atletico, ossia quello su cui ha almeno in parte costruito il successo della passata stagione. Una di queste due partite è stata il pareggio 1-1 in casa contro il Valencia, una squadra che per certi versi gioca come l’Atletico (aggressività e pressing alto e costante sui portatori di palla) e che ora occupa meritatamente il terzo posto. E l’altra – ancora più importante e ancora più sorprendente per com’è andata – è stata proprio quella contro il Bayer Leverkusen, che si è dimostrato superiore all’Atletico proprio a centrocampo, nel gioco che l’Atletico avrebbe teoricamente dovuto fare in quella partita. È stata una partita sorprendente anche perché il Bayer se la passava malissimo, e invece da lì in poi è praticamente resuscitato: veniva da sei partite in cui aveva vinto una sola volta; da quell’1-0 contro l’Atletico ne ha vinte 4 su 4 segnando 10 gol e subendone 0.

Come ha vinto il Bayer all’andata (e che partita potrà fare adesso)
Per il Bayer il rischio più serio e concreto nella partita di andata era quello di dover concedere almeno un gol agli avversari, considerando che la difesa del Bayer è tutto sommato il reparto meno attrezzato. E invece, contrariamente alle attese, la squadra ha fatto una partita perfetta anche in quella zona del campo: non ha subito gol nonostante abbia dovuto schierare un duo di centrali – Papadopoulos-Spahic – teoricamente meno forte di quello titolare con Spahic-Toprak. Con Papadopoulos ci guadagnano sul piano fisico – nei contrasti aerei e in fase offensiva – ma forse ci perdono in precisione e qualità difensiva pura: il problema all’andata in pratica non si è proprio verificato, anche perché Papadopoulos ha giocato altissimo pressando benissimo Manduzkic e Griezmann con spalle alla porta. È stata una partita difensivamente eccellente, da parte del Bayer.

Nella partita di ritorno però Toprak potrebbe tornare più utile di Papadopoulos. Non occorrerà “salire” spesso né pressare così alto, e piuttosto bisognerà fare attenzione principalmente a non rimanere in inferiorità numerica in difesa. Non sarà la stessa partita vista in Germania, naturalmente, e non perché il Bayer Leverkusen non possa riproporre lo stesso tipo di gioco, ma perché non gli conviene e perché l’Atletico deve necessariamente costruire l’azione e segnare. Il risultato dell’andata permette invece al Bayer di fare un tipo di gioco se non perfetto-per probabilmente più adatto agli schemi tattici consueti di Roger Schmidt: pressing nella propria metà campo e velocità nelle ripartenze. Il Bayer Leverkusen può farcela: riuscisse a trovare il gol con un contropiede o per un’ingenuità difensiva degli avversari, a quel punto all’Atletico non basterebbe segnarne due. E l’Atletico fa già una certa fatica a segnarne uno, ultimamente.

Un esempio di azione che il Bayer potrebbe riproporre. Durante il secondo tempo della partita di andata, da un calcio d’angolo battuto dall’Atletico è venuto fuori un contropiede molto rapido del Bayer, che non è finito con un gol solo perché Drmic lo ha gestito non benissimo.

Formazioni e pronostici
Non ci sarà Tiago, espulso all’andata e autore di una partita pessima. È altamente improbabile che Simeone rimedi a quest’assenza a centrocampo schierando il tridente con Griezmann, Torres e Mandzukic, un modulo che finora, nelle poche volte che si è visto, non ha funzionato per niente. Piuttosto giocherà Raul Garcia, che fisicamente stavolta serve molto di più. O magari Mario Suarez. I problemi però potrebbero presentarsi in difesa. A rendere meno inverosimile la possibilità che l’Atletico subisca un gol in casa c’è l’assenza di Godin per squalifica, dovuta all’ammonizione dell’andata. Come noto a chi segue le cose dell’Atletico, è un’assenza pesantissima per due motivi: 1) Godin per l’Atletico è una possibilità in più di far gol sui calci piazzati; 2) Godin assicura al reparto difensivo un equilibrio e un ordine che tendenzialmente si perde quando invece gioca il suo connazionale Jimenez, giovane in gamba ma spesso distratto. Il primo punto è uno svantaggio ma è rimediabile: l’Atletico ha diverse alternative di qualità nel gioco aereo, da Manduzkic a Raul Garcia, Miranda e lo stesso Jimenez. Il secondo punto è un problema.

A patto che il Leverkusen dimostri di saper difendere con ordine e, se necessario, con tutti i giocatori, non è escluso che il suo micidiale trio di centrocampisti – formato da Calhanoglu (5 gol), Bellarabi (10 gol) e Heung-Min Son (10 gol) – possa rivelarsi, in un’eventuale contrattacco, anche più pericoloso di quanto visto all’andata. Il passaggio del turno si giocherà probabilmente lì, a centrocampo: se Koke, Gabi e Turan non dovessero riuscire a servire Griezmann e Mandzukic con precisione e regolarità, l’Atletico potrebbe non essere in grado di segnare quei tre gol necessari a stare relativamente tranquillo. Perché il Bayer un gol è ampiamente in grado di farlo, in qualsiasi momento.

Probabili formazioni:
ATLETICO MADRID: Moyá; Jesus Gamez, Jiménez, Miranda, Juanfran; Koke, Gabi, Turan, Garcia; Griezmann, Mandzukic.
BAYER LEVERKUSEN: Leno; Wendell, Toprak, Spahic, Hilbert; Bender, Castro; Bellarabi, Calhanoglu, Son; Drmic.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
OVER 0,5 secondo tempo (1.28, Gazzabet)
PASSA IL TURNO: Bayer Leverkusen (1.83, Paddy Power)

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