Imprevedibile Sinner: a sorpresa ha fatto il primo passo

È stato Jannik Sinner, stavolta, a dispetto della sua proverbiale timidezza e discrezione, a fare il primo passo: il gesto inaspettato del campione.

Non possiamo escludere a priori che avere il pubblico contro possa avere inciso, nel momento clou della finale del Roland Garros, sul rendimento di Jannik Sinner. Non in maniera preponderante, magari, ma in piccola parte probabilmente sì. Non deve essere stato facile, del resto, disputare un match tanto importante mentre gli spettatori speravano in un suo errore e fomentavano l’altro campione in campo.

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Imprevedibile Sinner: a sorpresa ha fatto il primo passo (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Quell’amarissima domenica è ormai alle spalle, ma ha lasciato in dono al numero 1 del mondo una lezione preziosissima. Il campione altoatesino ha imparato, nello specifico, che anche l’atteggiamento del pubblico ha un peso determinante, soprattutto in certe fasi concitate della competizione, e che conviene saperlo gestire. Cosa che si è reso conto, sulla terra battuta dello Chatrier, di non saper fare in maniera ottimale.

Da qui, la svolta inaspettata. Sinner è arrivato a Londra con l’intenzione di “Alcarazzarsi” in questo senso e di fare qualche piccolo esperimento in questa direzione. Tanto è vero che, durante la partita contro Alexsandar Vukic, che gli è valsa l’accesso al terzo turno dello Slam britannico, ha fatto per la prima volta in vita sua qualcosa che non credevamo, in tutta onestà, gli appartenesse.

Anche Sinner si “Alcarizza”: quella svolta sorprendente

In più di un’occasione ha incitato il pubblico a “scaldarsi” e a movimentare un po’ il match attraverso il tifo. Lo ha fatto timidamente, a modo suo e senza eccessi, ma è riuscito comunque ad ottenere l’effetto che sperava di sortire.

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Anche Sinner si “Alcarizza”: quella svolta sorprendente (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Più tardi, ha parlato di questa svolta rivoluzionaria nel rapporto con gli spettatori ai microfoni di Sky Sport: “Il pubblico è una carta in più che a volte posso usare – queste le sue parole in riferimento al comportamento insolito che aveva appena messo in atto all’All England Club – Dipende dall’avversario. Oggi mi serviva un po’ di energia. È una cosa che posso usare un po’ di più in futuro e lo farò”.

“Mi servirà del tempo – ha aggiunto subito dopo – ognuno di noi è diverso. Io sono molto tranquillo, non mi piace fare troppo casino in campo, mi piace giocare al tennis e finisce lì. Poi ovviamente giocare sul Centrale di Wimbledon è la cosa più bella che c’è in questo mondo da tennista, quindi anche il pubblico è molto importante”. Un po’ di tifo e qualche coro sì, insomma, ma non troppo: la concentrazione, d’altra parte, viene prima di tutto.

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