L’ora più buia per Berrettini: la diagnosi è impietosa

Matteo Berrettini, non se ne vede la fine e questo risvolto ha ulteriormente complicato la situazione del tennista romano: ecco cosa è successo.

Il campo sul quale aveva provato la gioia più grande della sua vita ha finito col tradirlo. Cosa che non ci saremmo mai aspettati, in tutta franchezza, considerando che sull’erba di Wimbledon Matteo Berrettini è riuscito ad esprimersi al meglio anche in condizioni di salute precarie, quando tutti credevano che non sarebbe riuscito ad andare neanche al di là del primo turno.

Berrettini
L’ora più buia per Berrettini: la diagnosi è impietosa (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Questa profezia, purtroppo, quest’anno si è avverata. Il tennista romano, che all’All England Club arrivò in finale nel 2021, non è riuscito a disputare che una partita soltanto. E non è stato un match propriamente combattuto, sebbene si sia protratto fino al quinto set, perché il suo atteggiamento è stato negativo e pessimista sin dall’ingresso in campo. Il suo avversario, il polacco Kamil Majchrzak, ha dunque avuto vita facile e ribaltato i pronostici, secondo i quali era l’azzurro il favorito per la vittoria.

Sta di fatto che questa sconfitta non è stata come tutte le altre. Ha costretto bensì l’ex numero 6 del mondo a farsi qualche domanda sul futuro, ad interrogarsi su cosa realmente desideri. “Non voglio stare in campo in questo modo”, ha detto in conferenza stampa, alludendo al fatto che il suo atteggiamento mentale è cambiato e che non si rivede in questo modo di gareggiare. Perché stanco, probabilmente, di dare tutto se stesso per poi doversi fermare a causa dell’ennesimo infortunio.

Berrettini, non se ne esce: lo dice pure lui

Di momenti negativi ne ha attraversati parecchi, Matteo, eppure quella che sta attraversando sembra la sua ora più buia di sempre. Non aveva mai parlato in questi termini ed è evidente, adesso, che sia ad un bivio.

Bertolucci
Berrettini, non se ne esce: lo dice perfino lui (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Un bivio molto pericoloso secondo Paolo Bertolucci, che ha commentato quanto accaduto al podcast La telefonata, che conduce insieme all’amico ed ex collega Adriano Panatta. “Non sta bene, non è in condizione. Si vedeva dall’atteggiamento a testa bassa – queste le sue parole – Ormai sono due anni che va avanti con questa cosa qui all’addominale: non so se ha ancora dolore o se non tira più come prima per paura di subire una ricaduta ma ormai ha perso due anni”.

“È già tanto tempo che speriamo possa tornare in modo definitivo – ha concluso la sua “diagnosi” spietata – e invece ogni volta sta fermo uno o due mesi, poi si ripresenta e deve ricominciare tutto daccapo. Purtroppo non se ne esce“.

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