Caos Berrettini: dolorosa separazione, è successo all’improvviso

Matteo Berrettini, la separazione inaspettata ha lasciato di stucco i tifosi dell’ex numero 6 del mondo: ecco cosa è successo per davvero.

Jannik Sinner non ne ha parlato apertamente. Eppure, dietro le righe, ha detto in realtà un sacco di cose. Nel discutere con la stampa dell’addio a Marco Panichi e Ulises Badio ha lasciato intendere che, pur avendo lavorato molto bene con loro negli 8 mesi, c’era fondamentalmente qualcosa, sul lato umano, che non andava.

Berrettini
Caos Berrettini: dolorosa separazione, è successo all’improvviso (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il numero 1 del mondo è troppo discreto e non vuoterebbe mai il sacco su un argomento del genere, ma una cosa è certa: questa separazione, esattamente come la precedente, sarà stata, a suo modo, dolorosa. Perché riadattarsi a nuovi contesti e a nuove persone, quello è poco ma sicuro, facile non è. E lo sa bene Matteo Berrettini, che, come il suo collega altoatesino, è reduce a sua volta da un piccolo terremoto all’interno del suo team. L’ultimo di una lunga serie, avendo lui cambiato, negli ultimi 2 anni, 2 coach, fino ad arrivare ad Alessandro Bega.

Con lui le cose sembrano andare a gonfie vele – sono amici, prima ancora che coach e “alunno” – mentre non è andata un granché bene con Umberto Ferrara. Il romano aveva assoldato il preparatore atletico dopo che lo stesso era stato allontanato da Sinner per effetto dell’uragano Clostebol. Hanno lavorato insieme per qualche mese, salvo poi separarsi all’improvviso per motivi che non sono stati resi noti.

Berrettini, il retroscena che non ti aspetti

Berrettini è tornato a parlarne qualche ora fa, quando la stampa l’ha interpellato in merito all’addio di Jannik a Panichi e Badio. E ha detto, in queste circostanze, qualcosa di molto interessante.

Ferrara
Berrettini, il retroscena che non ti aspetti (AnsaFoto) – Ilveggente.it

“Posso dire che è difficile – queste le sue parole – perché alla fine siamo dei ragazzi che vengono scaraventati in un mondo molto complesso e dobbiamo prendere decisioni complesse a un’età in cui probabilmente non si è pronti. È veramente tanta roba addosso e ognuno la gestisce a modo suo. Ad esempio io mi sono separato da Umberto Ferrara, di cui ho grandissima stima come professionista e come persona”.

“È solo che non ci siamo incastrati in alcune cose, quindi abbiamo deciso di separarci. Ma in generale, sì, è complesso perché ovviamente non è solo una questione tecnica, ma si tratta anche di come una persona del tuo staff vede e approccia le cose, come l’atleta risponde a quello che tu proponi. È davvero un incastro, soprattutto per me che ho avuto una storia particolare, perché io per 15 anni ho avuto lo stesso team. Detto questo, se le cose non vanno è inutile trascinare il rapporto. L’ho imparato forse un po’ tardi, però per fortuna ci sono riuscito”.

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