Sinner sotto la lente: la sentenza è un boccone amaro

Jannik Sinner, ecco come stanno veramente le cose: questa sentenza non si può capovolgere, ha tutta l’aria di essere definitiva.

Potremmo parlarne per ore, giorni, mesi, anni. Non ne caveremmo comunque un ragno dal buco, semplicemente perché a certi dubbi e a certi quesiti non c’è soluzione. Come quello che riguarda, per l’appunto, l’ormai atavica rivalità tra due delle colonne portanti del tennis contemporaneo, ossia Carlos Alcaraz e Jannik Sinner.

Sinner
Sinner sotto la lente: la sentenza è un boccone amaro (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il primo è esploso molto tempo prima che l’azzurro sbocciasse una volta per tutte, ma è anche vero, come si evince chiaramente dal modo in cui le loro carriere si sono evolute, che i due tennisti non potrebbero essere più diversi di così. L’italiano ha qualcosa che l’iberico non ha, vale a dire la continuità in termini di rendimento. Non a caso, sta in vetta al ranking Atp da ormai un anno, record al quale il fenomeno di Murcia non si è neanche lontanamente avvicinato.

Il che non significa che Sinner sia più forte, ma solo che forse, mentalmente, ha una marcia in più. E anche Carlos ha qualcosa che Jannik non ha, nel gioco in campo. Ecco spiegato, dunque, perché sia impossibile, a tutti gli effetti, dare una sentenza definitiva e tirare le parti di uno a discapito dell’altro. Non sarebbe corretto, non avrebbe senso, perché del resto è molto meglio avere che nel circuito ci siano due superstar e non una sola. Rende tutto molto più avvincente, no?

Indomabile Sinner, nessuno può farlo a parte lui

Ciò nonostante, Patrick Mouratoglou, ex allenatore di Serena Williams, ha voluto dire la sua in merito in un’intervista, attraverso delle osservazioni che ci sono parse anche piuttosto interessanti.

Alcaraz
Indomabile Sinner, nessuno può farlo a parte lui (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Il contributo che ha voluto dare all’eterno dibattito su questa nuova ed avvincente rivalità è il seguente: “I giocatori temono Sinner più di Alcaraz – ha detto il coach – perché a volte lo vedono mentalmente assente. Quando in un certo senso “accetti di cedere” alcune partite contro giocatori contro cui non dovresti perdere, dai speranza agli altri”.

Mouratoglou si è poi lanciato in un paragone che ci è parso calzante, oltre che estremamente lusinghiero per Jannik, benché indigesto per Carlos. Ritiene, cioè, che Sinner sia come Nadal: “Era così implacabile al Roland Garros che nessuno credeva davvero di poterlo battere“. “Alcaraz è l’unico giocatore che può battere Sinner – ha concluso – cosa che non vale per Alcaraz. Molti giocatori hanno battuto Alcaraz, ma lui è 4-0 contro Sinner. Credo che Sinner non sia vulnerabile contro quasi nessuno tranne Alcaraz“.

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