Sinner, Bertolucci perde la calma: “Stavo per buttare il cellulare”

Sinner, Bertolucci perde la calma e racconta quello che è successo: “Stavo per buttare il cellulare”. Ecco il retroscena

Al momento, e senza nemmeno troppe discussioni, Sinner è il miglior tennista italiano. Lo dice la classifica ATP, ma lo dicono soprattutto i risultati che l’altoatesino sta portando a casa.

Sinner, Bertolucci perde la calma: "Stavo per buttare il cellulare"
Jannik Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

Ci arriva, però, ma non vince. O almeno Jannik non sempre riesce farlo. Gli manca sempre qualcosa per quel passo in più, quello che gli permetterebbe, finalmente e anche con merito oseremmo dire, di arrivare in alto. Di portare a casa un trofeo importante così come meriterebbero il suo tennis. Dalla sua parte, però, c’è la giovane età e quella sensazione netta che viene fuori alla fine di ogni match che ci permette di dire, e anche di capire, che i margini di miglioramento sono ancora importanti per uno come lui. Ci farà divertire e su questo ci sono poche discussioni da fare ancora per molti anni. Sperando anche in una crescita di Musetti e soprattutto di un ritorno ad alti livelli di Berrettini che dopo quella finale di Wimbledon persa contro Djokovic ha preso la via della discesa.

Sinner, la rivelazione di Bertolucci

A svelare un retroscena personale, non su Sinner, ci ha pensato Paolo Bertolucci, ex tennista e adesso commentatore, che ai microfoni di Tutti Convocati il programma radiofonico di Radio 24, ha parlato del momento di Jannik ma anche di un’alta questione. Ecco le sue parole.

Sinner, Bertolucci perde la calma: "Stavo per buttare il cellulare"
Sinner (Lapresse) – Ilveggente.it

“Sinner  è terzo nella race e io stamattina ho rischiato di prendere il cellulare e tirarlo giù dalla finestra, perché non ne posso più di sentire che Jannik ci va vicino, ma non vince, che l’abbiamo pompato troppo eccetera. Basta”. Una presa di posizione a favore dell’atleta azzurro che come detto prima tante soddisfazioni ci sta regalando e tante ce ne regalerà ancora. Sì, forse come detto gli manca qualcosa, ma perché non esaltare le prestazioni di un ragazzo nato il 16 agosto del 2001 che ha ancora tutta una carriera davanti? Come al solito in Italia il bello non ci piace, e non lo sappiamo apprezzare. Ma questa volta c’è chi ha deciso di cambiare atteggiamento. Giusto così. 

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