Nadal, l’esito degli esami è un pugno allo stomaco: si ferma di nuovo

Nadal si è sottoposto agli esami del caso subito dopo il match contro McDonald: il verdetto è impietoso, dovrà fermarsi di nuovo.

In tanti si sono chiesti perché abbia deciso di rimanere in campo nonostante non fosse nelle condizioni di farlo. E a spiegare perché è stato proprio lui, durante la conferenza stampa che ha fatto seguito alla partita contro Mackenzie McDonald.

Nadal, l'esito degli esami è un pugno allo stomaco: si ferma di nuovo
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Rafael Nadal avrebbe potuto ritirarsi, certo, d’altronde non sarebbe stato né il primo e né l’ultimo a sventolare bandiera bianca per infortunio nel bel mezzo di un match. Tuttavia, così ha riferito ai media, ha preferito rimanere in quanto campione in carica. Ha voluto giocarsela comunque, quindi, benché consapevole di non avere in quel momento i mezzi e la forza per contrastare un avversario che stava giocando benissimo. È calato così, del tutto inaspettatamente, il sipario sulla sua avventura australiana, al secondo turno dello Slam in cui lo scorso anno aveva trionfato.

I guai non sono però finiti qui. Il problema ravvisato nella terra dei canguri non ha solo compromesso la sua prestazione al Melbourne Park. Si ripercuoterà anche, naturalmente, sul prosieguo di questa stagione, con tutto ciò che ne deriva. È notizia di qualche ora fa, infatti, che non si tratterebbe esattamente di un infortunio facilmente guaribile, ma di una gran bella “rogna” che lo costringerà a restare lontano dal circuito per un bel po’ di tempo.

Nadal, ancora un infortunio: i tempi di recupero

Dopo la gara contro McDonald, il campione uscente dell’Australian Open si è sottoposto agli esami del caso. E le notizie, purtroppo, non sono per niente buone.

Nadal ha subito una lesione di secondo grado allo psoas iliaco della gamba sinistra – un muscolo che gli ha già dato fastidio in passato – ragion per cui non potrà assolutamente tornare in campo in tempi brevi. Nel post che ha pubblicato sui social network, per comunicare quanto accaduto ai suoi sostenitori, spiega che ci vorranno dalle 6 alle 8 settimane per guarire e recuperare. Il che significa, conti alla mano, che dovrà restare fermo ai box per quasi due mesi.

La sconfitta al secondo turno dello Slam australiano lo ha già matematicamente scaraventato fuori dalla top 5, ma non potendo giocare nelle prossime settimane va da sé che l’infortunio si ripercuoterà ulteriormente, nei giorni a venire, sul suo ranking. Non potrà scendere in campo né a Doha e né a Dubai e bisogna capire, a questo punto, se ce la farà a recuperare in tempo per i Masters 1000 di Indian Wells e di Miami. O se, invece, dovrà nuovamente rivedere la sua programmazione.

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