Sinner, allarme rosso: in agguato ce n’è un altro

Sinner, da questo momento in poi è meglio guardarsi le spalle: c’è qualcos’altro che spaventa il tennista altoatesino.

Non è una novità che la stagione di Jannik Sinner non sia andata come speravamo. Dopo un 2021 straordinario il popolo del tennis si aspettava grandi cose da lui, ma il destino non è stato affatto clemente con l’altoatesino dalla folta zazzera rossa.

Sinner, allarme rosso: in agguato ce n'è un altro
©️LaPresse

Avrebbe potuto imporsi in top ten, visto che sul finire dello scorso anno vi era entrato per la prima volta, ma gli infortuni e una serie di peripezie gli hanno messo i bastoni fra le ruote sin dall’inizio. Lo meritava, ma il suo percorso è stato talmente pieno di ostacoli che, alla fine, la stagione si è conclusa senza particolari meriti. Cosa ampiamente dimostrata, peraltro, dalle nomine per gli Atp Awards.

Il giovane Sinner è rimasto letteralmente a bocca asciutta. Non potrà fare altro che rimanere a guardare, purtroppo, visto e considerato che uno dei premi in assoluto più ambiti è spettato ad uno suoi più acerrimi avversari. E no, non parliamo di Carlos Alcaraz, ma di un altro giovane tennista contro il quale, in futuro, sarà probabilmente costretto a scontrarsi molto, molto, spesso.

Sinner, non solo Alcaraz: attento a lui

Jannik non avrebbe potuto vincerlo comunque, non avendone i requisiti, ma ciò non toglie che questo trionfo a man bassa sia un campanello d’allarme. Significa, ma d’altronde lo sapevamo già, che in agguato c’è un altro giocatore pronto a complicargli la vita nei mesi a venire. Il suo nome è Holger Rune ed ha ottenuto il titolo di Newcomer of the year, ossia di miglior giovane ad essere entrato nella top 100 nella stagione sulla quale è appena calato il sipario.

Sinner, allarme rosso: in agguato ce n'è un altro
Rune ©️LaPresse

Di meriti il danese ne aveva, effettivamente, tanti. A 19 anni ha vinto tre titoli di tutto rispetto, tra cui il Masters 1000 di Parigi-Bercy e ha sbaragliato, uno dopo l’altro, cinque top 10, ossia Hurkacz, Rublev, Alcaraz, Auger-Aliassime e Djokovic. Ha chiuso l’anno da numero 11 nel ranking mondiale e tutto si può dire, quindi, tranne che la sua non sia stata una scalata assolutamente incredibile.

“Sono molto contento – così Rune ha commentato il titolo che gli è stato assegnato nell’ambito degli Atp Awards – di avere ottenuto questo premio. Ho lavorato duramente per tutta la stagione e fa piacere che siano stati i colleghi a fare il mio nome. Non vedo l’ora che inizi il 2023”. E speriamo che la rivalità possa motivare ulteriormente il “nostro” Sinner.

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