Twitch, boom di visualizzazioni per il gioco d’azzardo: genitori avvisati

Twitch, più di 1200 canali trasmettono contenuti streaming a tema gioco d’azzardo. Ecco perché è rischioso per i minorenni.

Non v’è dubbio sul fatto che Twitch sia una realtà unica nel suo genere. E quanto successo abbia riscosso, d’altro canto, lo spiegano chiaramente i numeri. Basti dire che, nell’anno della pandemia, la piattaforma di live streaming è cresciuta del 97%. Tanto che ora, a conti fatti, ha un bacino d’utenza pari a 6,3 miliardi di spettatori.

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Jeff Bezos c’aveva visto giusto perciò quando, nel 2014, aveva deciso di acquistarla. Forse non aveva previsto, però, che controllare i contenuti da essa trasmessi sarebbe diventato sempre più difficile, con così tanti canali a disposizione degli utenti.

Così come non poteva immaginare che la piattaforma entrata a far parte del gruppo Amazon potesse diventare rischiosa per i minorenni che sono soliti frequentarli. Sì, perché Twitch si è purtroppo trasformata in una sorta di “corridoio” che conduce gli utenti dritti verso il “girone” del gioco d’azzardo.

Su Twitch il gioco d’azzardo è fuori controllo

Twitch
(Getty Images)

Su Twitch, ad oggi, ci sono più di 1200 canali che trasmettono contenuti sul tema del gioco d’azzardo. Che cosa significa questo? Che molti ragazzi, soprattutto minorenni, assistono ogni giorno a manche di roulette e di blackjack come se nulla fosse. Soprattutto nella categoria Virtual Casinò.

Gli streamer che trasmettono gioco d’azzardo su Twitch sono pericolosamente in aumento. E 2 su 5, come riferisce Sullygnome.com, sono italiani. Le dirette arrivano si protraggono a volte per 11 ore al giorno, con picchi di decine di migliaia di spettatori di tutte le età. Senza che nessuno si preoccupi, peraltro, della legalità di questi contenuti o del fatto che il decreto Dignità del 2018 abbia espressamente vietato la pubblicizzazione del gioco d’azzardo.

Senza trascurare, naturalmente, che una prolungata esposizione a questi contenuti proibiti potrebbe essere, come riferisce il garante per l’infanzia e l’adolescenza, potenzialmente preoccupante. “Assistere a una partita non necessariamente induce, di per sé, al gioco d’azzardo o alla ludopatia” ha detto, rimarcando comunque che il fenomeno andrebbe “contenuto” onde evitare che indirizzi i minorenni verso scelte sbagliate.

 

 

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