La storia di Enrico Piaggio e il mito della Vespa

Enrico Piaggio è il personaggio storico a cui è dedicata una fiction prodotta dalla Rai e in onda stasera, martedì 12 novembre, su Rai 1, dal titolo “Enrico Piaggio – Un sogno italiano”. È un film di cui si parla molto sia per l’impegno richiesto per la realizzazione sia per la notorietà della storia raccontata. Al nome e all’azienda di Enrico Piaggio, imprenditore italiano degli anni Quaranta, è legato il mito della Vespa, la più celebre produzione di motociclette nella storia d’Italia.

Il film è ambientato negli anni del secondo dopoguerra. L’azienda Piaggio & C. – che Enrico aveva ereditato dal padre Rinaldo – tentava faticosamente di riattivare la produzione nei suoi stabilimenti. Simbolo e incarnazione delle numerose difficoltà di Piaggio è nel film la figura di un banchiere, Rocchi-Battaglia, interessato a impossessarsi della fabbrica. Le attività furono spostate principalmente nello stabilimento di Biella, ritenuto più sicuro rispetto agli altri poiché al riparo dai bombardamenti. Piaggio ebbe l’intuizione di convertire l’originaria produzione di materiali per l’industria aeronautica. L’azienda passò alla progettazione e produzione di mezzi di locomozione motorizzata a basso costo, a due ruote.

Grazie alla fondamentale collaborazione dell’ingegnere aeronautico Corradino D’Ascanio e del disegnatore Mario D’Este, Piaggio riuscì nel 1946 a introdurre nel mercato un modello di scooter destinato a un pubblico vastissimo. Il primo modello uscì dallo stabilimento di Pontedera, e non è chiara quale sia stata l’origine del nome. Secondo una delle ipotesi più accreditate risale a un’esclamazione di Piaggio, che nel vedere il modello la prima volta avrebbe esclamato “sembra una vespa!».

La nascita della Vespa

Il primo prototipo della Vespa, in vendita al prezzo di circa 55 mila lire, aveva una cilindrata di 98 cm³ e raggiungeva una velocità di 60 chilometri orari. Fu un successo clamoroso e travolgente, tale da risollevare completamente le sorti dell’azienda Piaggio e dei suoi circa dodici mila operai. Alla fine del 1947 Piaggio introdusse il modello 125, che rimpiazzò i modelli da 98 di cilindrata. La diffusione aumentò ulteriormente e in modo capillare su tutto il territorio. E la Vespa divenne presto il simbolo della rinascita italiana del dopoguerra e un fenomeno di costume citato negli anni a seguire in alcuni tra i più famosi film di sempre, da Vacanze Romane a La Dolce Vita.

Il film “Enrico Piaggio – Un sogno italiano” è diretto da Umberto Marino e interpretato da Alessio Boni (Enrico Piaggio) e Enrica Pintore (Paola Piaggio). È tratto da un soggetto scritto da Roberto Jannone e Francesco Massaro, anche coautori della sceneggiatura insieme a Franco Bernini.

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