Champions League: Atletico Madrid-Bayern Monaco

Nell’andata della seconda semifinale di Champions League si affrontano allo stadio “Vicente Calderón” a Madrid il Bayern Monaco, una squadra dal possesso palla estenuante e dall’attacco devastante, e l’Atletico Madrid, una squadra la cui difesa è da tempo ritenuta tra le migliori al mondo.

ATLÉTICO MADRID – BAYERN MONACO | mercoledì ore 20:45

Un dato statistico molto chiaro e molto citato dalla stampa sportiva internazionale, più di altri, serve a inquadrare la partita di andata della seconda semifinale di Champions League, che si giocherà mercoledì sera allo stadio “Vicente Calderon” a Madrid: il Bayern Monaco, la squadra allenata da Pep Guardiola e che finora ha segnato più gol di tutte le altre (28 gol) in questa edizione del torneo, affronta l’Atletico Madrid, quella che in Champions League ne ha subiti meno in assoluto (5 gol) e che il suo allenatore Simeone ha ormai da tempo reso nota per l’eccellente qualità della difesa, da molti ritenuta la migliore al mondo.

Sebbene la maggior parte dei bookmaker indichi il Bayern Monaco come squadra favorita sia per la vittoria della partita di andata che per il passaggio del turno, all’Atletico Madrid e al suo allenatore vanno riconosciuti diversi meriti. Intanto quello di essere arrivati a giocarsi una semifinale di Champions League dopo aver eliminato quella che quasi tutti ritenevano la squadra più forte del mazzo, cioè il Barcellona. E, più in generale, alla dirigenza e all’allenatore dell’Atletico – oltre che ai giocatori, naturalmente – va riconosciuto il merito di aver rappresentato in queste ultime tre stagioni un’alternativa al duopolio Barcellona-Real Madrid che ha dominato gran parte delle competizioni nazionali (e internazionali) dell’ultimo decennio. Checché se ne pensi dello stile di gioco “difensivo” di Simeone, a squadre tecnicamente uguali – se non superiori – all’Atletico nel resto d’Europa non è riuscito di interrompere il dominio “interno” di una sola squadra (quello della Juventus in Italia, per esempio, o quello del Bayern Monaco in Germania e del PSG in Francia).

Come sta l’Atletico Madrid

Insieme al Real Madrid, l’Atletico è una delle squadre più in forma del campionato spagnolo. La sua costanza di rendimento, unita a un provvisorio momento di “crisi” del Barcellona, ha reso possibile riaprire un campionato che sembrava strachiuso, non tanto per la distanza tra Atletico e Barcellona in termini di punti, quanto per l’impressione che il Barcellona, appunto, avrebbe potuto vincerle tutte fino alla fine. Così non è stato, anche per merito dell’Atletico, che eliminandolo dalla Champions ha di fatto “rovinato” la stagione del Barcellona, comunque vada a finire.

Sabato scorso l’Atletico ha battuto 1-0 in casa il Malaga (si è anche molto parlato di un episodio poco edificante di cui si è reso protagonista Simeone), ed è quindi rimasto in cima alla classifica insieme al Barcellona con 82 punti (il Barcellona è comunque primo per il vantaggio negli scontri diretti). Contro il Malaga l’Atletico ha giocato con la coppia Giménez e Luis Hernández al centro della difesa: manca il capitano Diego Godin, che durante una recente partita di campionato contro l’Athletic Bilbao ha subìto un infortunio al bicipite femorale. Nell’Atletico le riserve di buona qualità in quel reparto non mancano: oltre ai citati Giménez e Luis Hernández, è da poco tornato ad allenarsi regolarmente – e a giocare qualche partita – il nazionale montenegrino Stefan Savic, a lungo infortunato.

Come sta giocando l’Atletico quest’anno

Pur mantenendo un gioco fondamentalmente basato sulla difesa e sul pressing alto, l’Atletico Madrid ha mostrato quest’anno maggiore intraprendenza in attacco rispetto agli anni scorsi: non è avvenuto soltanto per meriti degli attaccanti e di Antoine Griezmann – il venticinquenne attaccante francese ha già segnato venti gol in campionato e sei in coppa – ma anche grazie al talento di alcuni nuovi giovani centrocampisti e trequartisti molto veloci e tecnicamente preparati: Yannick Carrasco e Angel Correa, innanzitutto, ma anche lo stesso Saul Niguez, che possiede ottimi tempi di inserimento. Sia partendo da titolari che entrando a partita in corso questi giocatori hanno dimostrato di saper reggere la tensione delle grandi partite e di saper rispettare le indicazioni tecniche di Simeone (è una condizione senza la quale nell’Atletico, ora come ora, non giocherebbe nessun calciatore, fosse pure un fenomeno).

A questa qualità sulla trequarti si è anche di recente aggiunta quella di Fernando Torres, che a 32 anni in prestito dal Milan in molti ritenevano ormai un ex giocatore: nelle ultime settimane, invece, ha segnato gol con estrema facilità e grande tempismo (cinque volte nelle ultime sei partite giocate). Sono lui, Carrasco e Augusto Fernandez a giocarsi due posti da titolari in tre. Circola qualche dubbio riguardo la disponibilità di Carrasco, che martedì ha saltato l’allenamento a causa di un lieve fastidio alla caviglia.

Come sta il Bayern Monaco

Sabato scorso il Bayern – che non subisce una sconfitta da undici partite – ha battuto in trasferta 2-0 l’Hertha Berlino grazie a un gol di Vidal e uno di Douglas Costa. Per festeggiare la vittoria matematica del titolo basteranno altri tre punti: in questo momento il Bayern ne ha sette di vantaggio sul Borussia Dortmund.

Il Bayern Monaco ha una rosa di calciatori di alto livello tecnico e una “panchina lunga”, come si scrive sui giornali sportivi quando una squadra ha almeno un sostituto per ruolo. Il problema per l’allenatore Guardiola è stato che a un certo punto della stagione si sono infortunati tutti i calciatori dello stesso reparto: Benatia, Javi Martinez, Badstuber e Boateng. Privo di difensori centrali, Guardiola – uno a cui piace molto sperimentare, anche in situazioni di emergenza di questo tipo – ha pensato di spostare più indietro Kimmich e Alaba. Kimmich nasce come centrocampista centrale abile in fase di impostazione, Alaba come esterno d’attacco. Dal momento che il Bayern Monaco ha sempre di gran lunga un possesso palla maggiore degli avversari, Guardiola ha pensato bene di inserire due calciatori abili nel fare girare il pallone, non preoccupandosi più di tanto della loro scarsa abilità nei contrasti e soprattutto nel gioco aereo. L’esperimento è andato più o meno bene, anche se nella partita dei quarti di Champions League contro la Juventus – soprattutto in quella di ritorno – Kimmich e Alaba hanno commesso parecchi errori.

Ora il Bayern Monaco ha recuperato tutti i difensori che erano stati assenti nei mesi passati, e questa è un’ottima notizia per loro, perché avere una linea difensiva di calciatori alti non sopra il metro e ottanta sarebbe stato – soprattutto in occasione dei calci piazzati – problematico contro una squadra come l’Atletico Madrid, che spesso in passato ha costruito le sue vittorie sulle palle inattive. Guardiola per questo motivo manderà di sicuro in campo Javi Martinez: avere almeno un difensore centrale abile nel gioco aereo è importante, e probabilmente al suo fianco ci sarà Boateng, che se avrà l’autorizzazione dei medici per giocare sarà in campo probabilmente al posto di Bernat, con Alaba che tornerà al ruolo occupato a inizio stagione, quello di terzino sinistro.

Come sta giocando il Bayern quest’anno

In questa stagione Guardiola ha reso ancora più estremo il suo concetto di tiki-taka. Il Bayern Monaco gioca col baricentro altissimo: i difensori centrali arrivano spesso a superare la metà campo, e Neuer si posiziona davanti l’area di rigore pronto a uscire in caso di necessità. Quando la squadra si posiziona nella metà campo avversaria ci sono ben cinque calciatori che arrivano all’altezza dell’area di rigore, con Lewandoski al centro, Muller e Vidal al limite dell’area che vanno in cerca di spazi da attaccare, Douglas Costa e Ribery sulla fascia pronti a mettere cross dentro sfruttando le sovrapposizioni di Lahm e Alaba.

Una tattica di questo tipo è molto rischiosa contro una squadra come l’Atletico Madrid, che punta tutto sulla fase difensiva e che nel turno precedente ha dimostrato di sapere resistere agli attacchi del Barcellona (Neymar, Messi e Suarez formano probabilmente un attacco più forte di quello del Bayern Monaco, peraltro privo dell’imprevedibilità di Robben, infortunato).

Che partita potrebbe uscirne

In sedici partite di Champions League al “Vicente Calderon” con Simeone allenatore, l’Atletico Madrid ha subìto soltanto quattro gol. E tuttavia il Bayern Monaco – che con i soli Lewandowski e Müller ha segnato in totale 16 gol in questa edizione della Champions League, cioè più di tutti quelli segnati dall’Atletico – in questa stagione ha segnato praticamente in tutte le partite: le uniche quattro volte in cui non è riuscito a segnare almeno un gol è stato in trasferta contro Borussia Dortmund, Bayer Leverkusen, Eintracht Francoforte e Arsenal.

Se c’è una squadra europea che ha dimostrato di saper contrastare gli attacchi di qualsiasi avversario è l’Atletico Madrid. Il fatto che il Bayern manterrà probabilmente altissime percentuali di possesso palla espone l’Atletico, da un lato, alla possibilità di dover ricorrere a un maggior numero di falli per interrompere le azioni avversarie o semplicemente per rubare il pallone; ma, dall’altro lato, favorisce il tipo di gioco preferito dall’Atletico: “aggredire” l’avversario, rubare il pallone e ripartire veloci con Koke, Griezmann, Carrasco o Torres.

Ad ogni modo, non dovrebbe essere una partita con molti gol. Della qualità della difesa dell’Atletico si è detto tutto; ma anche il Bayern Monaco, sostanzialmente, è una squadra che prende pochi gol. Tra quelle dei cinque principali campionati di calcio europei è la squadra che ha concesso agli avversari meno gol a partita (0,45), meno tiri (6,8) e meno tiri in porta (2,3).

L’arbitro

Una delle chiavi della partita, come spesso capita quando gioca l’Atletico Madrid, potrebbe essere l’arbitro: sarà il 41enne inglese Mark Clattenburg, che arbitra partite in Europa da oltre dieci anni. Nelle tre partite in cui è stato arbitro di una partita del Bayern, il Bayern non ha mai perso. La partita più recente da lui arbitrata in cui fosse coinvolta una squadra tra Atletico e Bayern Monaco è stata il pareggio per 0-0 dell’Atletico contro il PSV nel ritorno degli ottavi di finale a Madrid: quella partita è finta con solo quattro ammonizioni, tutte destinate a giocatori del PSV (circostanza rarissima, che l’Atletico finisca una partita senza ammonizioni).

Uno degli episodi più recenti in cui ha preso una decisione molto controversa in campo è avvenuto meno di un mese fa: durante una partita di campionato finita 2-2 tra West Ham e Crystal Palace, ha espulso (cartellino rosso diretto) Cheikhou Kouyate, centrocampista senegalese e capitano del West Ham, per un presunto fallo su un contrasto di gioco, molto duro ma apparentemente non così violento o “cattivo” da meritare il rosso (il West Ham si è arrabbiato parecchio e ha poi presentato ricorso). Non è un arbitro particolarmente incline alle ammonizioni, a dirla tutta, ma ha una reputazione di arbitro piuttosto severo in campo, poco aperto al dialogo con i giocatori.

In una controversa partita tra Chelsea e Manchester United, persa 3-2 dal Chelsea e arbitrata da Mark Clattenburg, il 28 ottobre 2012, al 68° Clattenburg diede una seconda ammonizione per simulazione a Fernando Torres, allora giocatore del Chelsea.

Se ne parlò moltissimo, non soltanto per la decisione in sé (molto severa ma probabilmente corretta) ma anche perché nei giorni seguenti la partita Clattenburg fu accusato da un giocatore del Chelsea di aver utilizzato un linguaggio razzista nei confronti di alcuni giocatori (fu poi aperta un’indagine dalla federazione calcistica inglese, da cui Clattenburg uscì assolto da qualsiasi accusa).

Quale squadra rischia più di non vincere tra queste cinque?

  • Manchester City (30%, 66 Votes)
  • Siviglia (20%, 45 Votes)
  • Lione (18%, 40 Votes)
  • Barcellona (17%, 37 Votes)
  • Psg (15%, 33 Votes)

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Le promozioni dei bookmaker su Atletico Madrid-Bayern Monaco

Anche per questa seconda semifinale di andata di Champions League diversi bookmaker propongono ai propri clienti una serie di promozioni specifiche.

Paddy Power offre un rimborso per tutte le scommesse singole eventualmente perdenti (fino a 20 euro) relative a “Primo Marcatore”, “Risultato Esatto”, “1X2 + Under/Over” e “Vincente + Marcatore” in Atletico Madrid-Bayern Monaco, se Vidal segnerà un gol durante la partita.

Betfair propone un rimborso completo (fino a 10 euro) per una scommessa live eventualmente perdente su Atletico Madrid-Bayern Monaco, da piazzare nel mercato live, a chi avrà effettuato almeno una scommessa singola pre-evento su Atletico Madrid-Bayern Monaco di almeno 10 euro riguardo il “Risultato Esatto” e/o “Parziale/Finale”.

Le probabili formazioni:
ATLÉTICO MADRID: Oblak; Juanfran, Giménez, L. Hernandez (o Savic), Filipe Luis; Saúl Niguez, Gabi, Augusto Fernandez, Koke; Torres (o Carrasco), Griezmann.
BAYERN MONACO: Neuer; Lahm, Javi Martínez, Kimmich, Alaba; Xabi Alonso; Vidal; Douglas Costa, Müller, Ribery; Lewandowski.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
UNDER (1.52, Eurobet)
OVER 4,5 CARTELLINI (1.83, Bet365)
TESTA A TESTA CALCI D’ANGOLO: BAYERN MONACO (2.00, Bet365)
PIÙ CARTELLINI GIALLI: ATLETICO MADRID (2.25, Bet365)

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