I pronostici sul GP degli Stati Uniti di Formula 1 (partenza ore 20:00)

A causa della pioggia intensa di sabato, le qualifiche del Gran Premio degli Stati Uniti si sono svolte domenica mattina, comunque su pista completamente bagnata: in gara non dovrebbe piovere così tanto, dicono. Rosberg è in pole, le Ferrari retrocesse, come atteso. Ecco la griglia di partenza, i pronostici e le altre cose da sapere.

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Aggiornamento ore 16:30. Le qualifiche si sono svolte domenica mattina (alle 15:00 in Italia, le 09:00 locali), ma solo in parte: a causa della pioggia persistente la terza sessione (Q3) non è stata disputata, e per determinare l’ordine di partenza sono stati utilizzati i tempi della seconda sessione (Q2).

La griglia di partenza

1. N. Rosberg (Mercedes) – 2. L. Hamilton (Mercedes)
3. D. Ricciardo (Red Bull) – 4. D. Kvyat (Red Bull)
5. S. Perez (Force India) – 6. N. Hulkenberg (Force India)
7. F. Massa (Williams) – 8. M. Verstappen (Toro Rosso)
9. F. Alonso (McLaren) – 10. V. Bottas (Williams)
11. R. Grosjean (Lotus) – 12. J. Button (McLaren)
13. P. Maldonado (Lotus) – 14. M. Ericsson (Sauber)
15. S. Vettel (Ferrari) – 16. F. Nasr (Sauber)
17. A. Rossi (Marussia) – 18. K. Raikkonen (Ferrari)
19. W. Stevens (Marussia) – 20. C. Sainz (Toro Rosso)

UNDER/OVER 15,5 classificati
UNDER (2.10, SNAI)
PIAZZATO SUL PODIO
Daniel Ricciardo – Red Bull: SÌ (2.25, Eurobet)
TESTA A TESTA
ALONSO-BUTTON 2 (2.20)
GROSJEAN-MALDONADO 1 (1.35)
HAMILTON-ROSBERG 1 (1.75)
KVYAT-RICCIARDO 2 (1.65)
(quota totale 8.58 Eurobet)

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Come sono andate le prove libere 1

Sostanzialmente i piloti hanno girato pochissimo. Nella prima sessione di prove libere del venerdì – senza pioggia ma con la pista bagnata – i piloti hanno usato prima gomme da bagnato e poi gomme da condizioni “intermedie”: il più veloce è stato Rosberg, che in totale ha fatto nove giri, mentre Hamilton ne ha fatti soltanto quattro, sufficienti per fare il quinto tempo finale. Sono andate molto bene le Red Bull, che sul bagnato solitamente vanno abbastanza forte: Kvyat e Ricciardo hanno fatto il secondo e il terzo miglior tempo (sei giri per Kvyat, dieci giri Ricciardo). Tra le macchine che hanno fatto più giri in queste condizioni di bagnato ci sono le McLaren, Williams e Sauber. Le Ferrari – 6° e 8° tempo – hanno fatto una decina di giri, ma Raikkonen è rimasto un po’ di tempo in più ai box per un sospetto problema ai freni.

La seconda sessione di prove libere, a causa della pioggia battente, non si è svolta.

Come sono andate le prove libere 3

Sabato mattina, nonostante la pioggia molto forte e le perplessità degli osservatori, la terza sessione di prove libere c’è stata: il più veloce è stato Hamilton, che ha completato nove giri, e il suo miglior tempo – fatto in un momento in cui la pioggia era leggermente meno intesa – è stato 0.8″ più veloce di quello del secondo classificato, Vettel. La Ferrari, soprattutto Vettel, in condizioni di pista molto bagnata è sembrata comportarsi piuttosto bene, a parte qualche fuoripista dovuto a piccoli errori individuali dei piloti. In ogni caso non sarà una gara semplice per loro: le Ferrari partiranno dieci posizioni più indietro rispetto al tempo che avranno ottenuto in qualifica, per aver sostituito le power unit prima dell’inizio del weekend di gara (hanno introdotto in questo Gran Premio un nuovo sviluppo che dovrebbe teoricamente rendere la macchina migliore). Ad ogni modo, alla fine della fiera, le macchine che hanno girato di più sul bagnato, tra prove libere 1 e prove libere 3, sono state le due Williams di Bottas e Massa.

Le qualifiche, dopo tre ore di continui rinvii, non si sono svolte e sono state posticipate a domenica mattina alle 9 (ore 15 in Italia): una cosa del genere – le qualifiche nello stesso giorno della gara – non capitava dal Gran premio d’Australia del 2013. Oltre al pericolo per i piloti determinato dalla scarsa visibilità in pista, queste condizioni atmosferiche comportano praticamente l’impossibilità dell’utilizzo dell’elicottero medico, fondamentale in caso di necessità di questo genere in pista.

Le previsione meteo

I servizi meteorologici attualmente indicano la possibilità di pioggia ancora piuttosto forte in mattinata, quindi durante le qualifiche. Nel corso della giornata dovrebbe diminuire: è molto probabile che la gara si svolga senza pioggia, ma – forse – con la pista ancora leggermente bagnata.

Che tipo di pista è

È la quarta edizione consecutiva del Gran Premio degli Stati Uniti sul Circuito delle Americhe a Austin, in Texas (contando anche le edizioni disputate su altri circuiti, è la 37esima edizione del Gran Premio degli Stati Uniti). Questa pista è lunga 5,513 chilometri, e la gara prevede 56 giri per un totale di 308,728 chilometri. Il giro più veloce mai fatto su questa pista (1’39″347) lo ha fatto Vettel alla guida della Red Bull nel 2012, alla velocità media di 200 chilometri orari.

Chi è andato più forte negli anni passati

Le Mercedes, anche quando i motori erano motori (con il Kers) e non ancora “power unit”. Lewis Hamilton è il pilota che ha vinto più volte: ha vinto la prima edizione di questo GP nel 2012, guidando una McLaren con motore Mercedes, e ha vinto l’anno scorso alla guida della Mercedes-Mercedes. Nel 2013 sono andate forti le macchine con motore Renault: i primi tre posti furono ottenuti nell’ordine da Vettel, Grsojean e Webber, alla guida di Red Bull e Lotus (Hamilton arrivò quarto). Il miglior risultato della Ferrari è stato un terzo e quarto posto di Alonso e Massa nel 2012. Il miglior risultato delle Williams è stato il quarto e quinto posto di Massa e Bottas l’anno scorso.

Soltanto nel 2013 ha vinto il pilota che partiva dalla pole position (Vettel); nel 2012 e nel 2014 ha vinto il pilota che partiva dalla seconda posizione.

Hamilton è campione del mondo se

Hamilton – che, come noto, sulla pioggia è sempre andato fortissimo – può matematicamente vincere il Mondiale già al termine di questo Gran Premio degli Stati Uniti (quando mancheranno ancora tre gare alla fine del campionato). Per farlo, sostanzialmente, deve guadagnare altri nove punti di vantaggio su Vettel e altri due su Rosberg. E cioè è campione:

• Se vince e Vettel non arriva secondo;
• Se arriva secondo, e Rosberg non vince, e Vettel ottiene meno di un quinto posto.
• Se arriva terzo, e Rosberg ottiene meno di un secondo posto, e Vettel ottiene meno di un sesto posto.
• Se arriva quarto, e Rosberg ottiene meno di un terzo posto, e Vettel ottiene meno di un ottavo posto.
• Se arriva quinto, e Rosberg ottiene meno di un quarto posto, e Vettel ottiene meno di un nono posto.

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