Chi vincerà il Mondiale 2014?

È noto che una percentuale rilevante della popolazione italiana – anche tra coloro che solitamente non seguono il calcio – sviluppa un interesse riguardo al calcio proprio in prossimità dei Mondiali, che sono una specie di tempo di pace in guerra, una tregua da tutte le altre operazioni quotidiane. E quindi, insieme all’interesse, si diffonde rapidamente quella tendenza a riproporre in varie sedi il noto interrogativo da bar: «Chi vince i Mondiali stavolta?».

Dire le cose, moooolto prima
Non siamo dei fanatici delle scommesse “antepost”, cioè quelle sugli esiti finali di competizioni molto lunghe, composte da una serie di eventi singoli, ma da bravi Veggenti non ci tiriamo indietro, e dichiariamo apertamente come andrà questo Mondiale per come ce lo siamo immaginato (in parte lo stiamo già facendo, con le analisi dei gironi). Peraltro l’ultima volta che ci siamo dati a questa pratica è andata piuttosto bene: a settembre avevamo dato il Real Madrid che vinceva la Champions League (ma anche con la Serie A, più facile, negli ultimi due anni è andata bene). Al Mondiale del 2006, da veggenti neonati, proponemmo tre squadre, e tra queste c’era l’Italia a quota 9.00. Nel 2010 invece – epic fail – ci schierammo apertamente contro la Spagna.

Come andrà il Mondiale
Il nostro punto di riferimento per le grafiche di questa pagina è il sito sportivo brasiliano Globoesporte.com, sperando che non ci mandino gli sgherri a casa per aver saccheggiato selvaggiamente dalle loro pagine: il punto è che hanno un simulatore strafigo (basta cliccare in alto a destra su “ativar simulador” – hanno spesso simulatori del genere, in queste occasioni – che noi non siamo neppure lontanamente in grado di riprodurre tecnicamente, e che ci permette di visualizzare l’andamento del Mondiale a seconda dell’esito della fase a gironi e poi delle varie eliminatorie.

gruppi gironi Mondiale Brasile 2014

Fare un solo nome stavolta è più difficile del solito, perché dal nostro punto di vista non c’è una larghissima favorita, e potrebbe essere uno dei Mondiali più equilibrati di sempre. Proponiamo 4 squadre, in ordine decrescente di fiducia, e considerando per ciascuna di queste le quote più alte offerte dai bookmaker e le promozioni sui rimborsi, tipo quella sul “vincente Mondiale” proposta da Paddy Power e cioè il rimborso della scommessa se a vincere il Mondiale sarà il Brasile o Spagna (ne parliamo per bene qui).

Perché il Brasile
Il Brasile è la nostra squadra favorita. “Ambè, che veggenti”. Eh, sì. Però tutti dicono Brasile e si piantano lì; noi diciamo Brasile e spieghiamo perché, senza farla troppo lunga. Il Brasile di Scolari non è fortissimo, anzi ci sono squadre che forse nel complesso hanno 23 calciatori più forti; però l’anno scorso ha dato una grande dimostrazione di forza nella Confederations Cup. E Scolari ha scelto di puntare sugli stessi calciatori dell’anno scorso, confermando come modulo il 4-2-3-1. La tecnica individuale non è e non è mai stata in discussione, ciò che ha sorpreso di più è stata la grinta e l’agonismo con cui hanno giocato tutte le partite e soprattutto la finale contro la Spagna.

Quella partita ha dimostrato che per il Brasile giocare in casa è davvero un vantaggio, insomma la carica che danno i tifosi è maggiore rispetto alla tremarella di rischiare di deluderli (tipo Germania 2006, quando vedono azzurro, e ora ci arriviamo). Una delle migliori quote antepost sul Brasile vincente mondiale è 4.00 su Sport YES, che ai nuovi registrati propone #. Esempio: verso 20 euro, me ne accreditano 10 in più sul conto.

Perché non la Spagna e non l’Argentina
La Spagna no, perché il tiki-taka non funziona più (segnàtevela, certo, poi magari stravince tutto again, e daje a perculare il Veggente a vita). Puyol non c’è più, e giocatori fondamentali come Xavi e Iniesta, ma pure Villa, cominciano ad avere una certa età, e si è visto anche durante questa stagione (fallimentare per il Barcellona, poche scuse). L’Argentina no, perché forse è stata la peggiore stagione di Messi da quando gioca a calcio da professionista (soprattutto gli ultimi due mesi), e comunque le partite – come noto – non si vincono solo con gli attaccanti, altrimenti diremmo tutti anche Portogallo. L’Argentina non ha un portiere affidabile, in difesa dà poche sicurezze, e non ha un regista di spessore.

Occhio alla Germania
La Germania è la favorita numero due, secondo noi. È una squadra solidissima, ci va vicinissimo da decenni, e potrebbe approfittare di un momento storico in cui una nazionale nettamente superiore alle altre non c’è. In fin dei conti ha soltanto un problema, anzi due: la nostra favorita numero 1 e la nostra favorita numero 3 (sì, quella lì). La numero 1 potrebbe incontrarla in semifinale, e lì il discorso si complicherebbe, perché il Brasile ha il fattore ambientale dalla sua parte, e la Germania non è tecnicamente superiore al Brasile, o comunque non abbastanza da batterli facilmente fuori casa. Ad ogni modo, dovesse andargli benissimo nella semifinale, poi in finale potrebbe incontrare quella lì, la nostra favorita numero 3, o addirittura la possibile “sorpresa” del Mondiale, il Belgio (nel caso battesse la favorita numero 3).

La possibile sorpresa
A settembre del 2012 scrivevamo:

Dal Belgio ci si attende l’esplosione definitiva in questo girone di qualificazione ai mondiali. Il talento davvero non manca: il trequartista Hazard, già ad alti livelli con la nuova maglia del Chelsea, i centrocampisti Fellaini, protagonista di uno strepitoso avvio di Premier con l’Everton (2 gol in tre partite), Witsel (passato a suon di milioni allo Zenit), Dembelè (in gol all’esordio con la nuova maglia del Tottenham), e gli attaccanti Benteke, Mirallas e Lukaku, ma anche la solidità di Kompany, Vermaelen e Lombaerts.

A marzo del 2013, dopo aver visto parecchie partite del Belgio, il veggente ha iniziato a pensare a questa nazionale come una possibile sorpresa del Mondiale in Brasile ancora prima che ottenesse la qualificazione aritmeticamente.

Una possibile protagonista a sorpresa dei prossimi mondiali in Brasile nel 2014 potrebbe essere il Belgio. A sorpresa perché alle ultime due edizioni (2006 e 2010) questa nazionale non ha neppure partecipato. Adesso nel girone di qualificazione, inserita nel gruppo A, è prima in classifica e ha delle buone possibilità di rimanerci fino all’ultima giornata.

Ma tu pensa, il Belgio
Il Belgio ha uno dei tre portieri migliori al mondo in questo momento, Thibaut Courtois, un gigante di 199 centimetri bravissimo tra i pali e sicuro nelle uscite. Se l’Atletico Madrid ha vinto la Liga e quasi-vinto la Champions League il merito è stato anche suo. In difesa c’è tutta l’esperienza del capitano del Manchester City Vincent Kompany, e poi Jan Vertonghen del Tottenham, difensore abilissimo nel gioco aereo e che fa gol con buona frequenza. I terzini (Alderweireld e Vermaelen) sono più bravi a difendere che ad attaccare, ed è un bene perché tanto gli esterni d’attacco sono già fortissimi, e bastano loro: De Bruyne del Wolfsburg e Mertens del Napoli. Come riserva c’è il giovane del Manchester United, Januzaj. L’allenatore può anche schierare Hazard esterno d’attacco, perché come trequartista o seconda punta ha a disposizione anche Chadli. A centrocampo c’è tanta qualità: Dembelé, Witsel, Defour e Fellaini. In attacco – a causa dell’infortunio di Benteke – ci sarà Lukaku, e forse non è un male perché quest’anno in prestito all’Everton dal Chelsea ha mostrato tutta la sua forza.

È una squadra giovane ma neanche troppo (media di quasi 26 anni), dotata di ottima tecnica individuale e di grande forza fisica. Nel calcio attuale, in cui spesso la differenza la fanno i calci piazzati, pensate a una punizione o a un calcio d’angolo in favore del Belgio. La batte Hazard (o Mertens), in area di rigore per saltare e colpire di testa arrivano Kompany (191 cm), Vertonghen (189 cm), Fellaini (194 cm), e Lukaku (191 cm), solo per indicare i più forti nel gioco aereo. Per tutti questi motivi si può puntare sul Belgio vincente Mondiale a quota 20.00 su # (che peraltro rimborserebbe l’eventuale scommessa persa se a vincere il Mondiale sarà stato invece il Brasile o la Spagna).

Ehi, fermi tutti: e l’Italia?
Giocato il nome a sorpresa, resta da scegliere la terza favorita. Come nel 2006, una delle tre squadre proposte dal veggente è l’Italia, e speriamo che porti fortuna. Prandelli è stato criticato per la scelta di non convocare Giuseppe Rossi, ma gli va riconosciuto il merito di avere formato una squadra che tiene conto di quanto visto nell’ultimo campionato di Serie A. Che è una cosa di cui parliamo sempre tutti, giù al bar, e che nessun allenatore italiano ha mai veramente avuto il coraggio di fare fino in fondo. Lui sì.

Il modulo di gioco dovrebbe essere quello della Roma di Garcia – il 4-1-3-2 –, in modo tale da sfruttare al massimo De Rossi, che è uno dei calciatori più forti che abbiamo (non lo diremo mai abbastanza, davvero). La difesa – portiere incluso – sarà per tre quarti quella della Juventus, la migliore del campionato. Il centrocampo – con le verticalizzazioni di Pirlo e Verratti, e gli inserimenti di Marchisio – fa ben sperare. Molto dipenderà dagli attaccanti. E chissà che non diventi il Mondiale di Immobile. Il guaio è che rischiamo di incontrare il Belgio in semifinale, e lì è tosta.

eliminatorie

A chi vuole puntare sull’Italia suggeriamo di farlo con Sport YES. Questo bookmaker – oltre a dare ai nuovi registrati # – darà un rimborso speciale a chi punta sull’Italia vincente Mondiale. Giocando fino al 12 Giugno una scommessa “singola” di importo minimo di 25€ sull’Esito “ITALIA” dell’avvenimento “VINCENTE MONDIALI” (Pal.12998 Avv.132), si otterranno questi eventuali rimborsi su questa scommessa (fino a un massimo di 50€):
– se l’Italia esce agli ottavi di finale, un rimborso del 25%;
– se l’Italia esce ai quarti di finale, un rimborso del 50%;
– se l’Italia esce in semifinale, un rimborso del 75%;
– e se l’Italia perde in finale, un rimborso completo.

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