Europa League: Villarreal-Liverpool e Shakhtar Donetsk-Siviglia

Le probabili formazioni, i pronostici e le cose da dire riguardo Villarreal-Liverpool e Shakhtar Donetsk-Siviglia, le due semifinali di Europa League che si giocano stasera alle 21:05.

VILLARREAL – LIVERPOOL | giovedì ore 21:05

Il Villarreal, quarta squadra in classifica nella Liga spagnola, sta disputando in campionato un girone di ritorno piuttosto mediocre: nelle ultime tre partite ha ottenuto un solo punto, e la squadra – pur mantenendo la sua apprezzata solidità difensiva – non riesce a costruire azioni pericolose con la fluidità mostrata nel girone di andata, quando Denis Suarez, Bakambu e Soldado non sbagliavano praticamente niente. In molti tuttavia ritengono che il passo claudicante recentemente mostrato in campionato dal Villarreal sia in parte dovuto ai risultati eccellenti che la squadra sta invece ottenendo in Europa League, e specialmente nelle partite giocate in casa, da cui ha tratto complessivamente sei vittorie.

L’allenatore Marcelino ha anche ricevuto dai medici della squadra la buona notizia di poter contare anche su alcuni difensori indisponibili da diverse settimane: il terzino Jaume Costa e il centrale Musacchio – protagonista di un tremendo infortunio un anno fa, simile a quello capitato a Totti nel 2006 – potranno tornare a giocare, e probabilmente saranno in panchina. Gli assenti, tra infortuni e scelte tecniche, saranno soltanto Baptistao, Adrian Marin, Leiva e Bonera (nessuno di questi è un titolare). Un’analisi condivisibile e chiara del Villarreal l’ha fatto come sempre proprio Klopp, allenatore del Liverpool, in conferenza stampa: «Sono incredibilmente forti, una squadra davvero molto equilibrata. Hanno un’ottima struttura di gioco, difendono bene, con disciplina, e compiono buoni contrattacchi. Se li lasci giocare, giocano eccome, hanno tutto ciò che serve a fare di una squadra una buona squadra».

Il Liverpool nel turno precedente ha eliminato la principale candidata alla vittoria finale dell’Europa League, il Borussia Dortmund, e lo ha fatto in modo clamoroso: in svantaggio per 3-1 nella partita di ritorno in casa – dopo l’1-1 dell’andata in trasferta – è riuscito nel finale a rimontare vincendo 4-3. Klopp ancora una volta ha dimostrato di essere un grande motivatore: la sua squadra è andata oltre i suoi limiti riuscendo a eliminare un’avversaria che in questa stagione aveva dimostrato di essere molto più forte. Già solo per questo motivo il Villarreal deve temere parecchio il Liverpool, soprattutto quando andrà a giocare ad Anfield.

Nonostante i tanti infortuni – Origi, Can, Henderson, Rossiter, Ings e Gomez non saranno della partita – il Liverpool ha una formazione di buon livello soprattutto da centrocampo in su. Il problema è che Klopp ha preso la squadra a stagione iniziata e ha ancora bisogno di tempo per fare assimilare del tutto le sue idee di gioco, che sono completamente differenti da quelle dell’allenatore che lo ha preceduto, Rodgers. Con Rodgers il Liverpool puntava sul possesso palla giocando però su ritmi abbastanza bassi; Klopp chiede ai suoi pressing a tutto campo, e al “tiki-taka” preferisce le verticalizzazioni. Per l’allenatore tedesco c’è ancora tanto lavoro da fare, anche perché non tutti i calciatori che ha a disposizione sono adatti ai suoi schemi di gioco. Il risultato è che spesso la squadra va in confusione da un punto di vista tattico e si allunga, perdendo le giuste distanze tra reparti, e sono piuttosto le giocate individuali dei vari Firmino, Coutinho e Sturridge a fare la differenza in zona gol.

Al Liverpool un avversario peggiore del Villarreal non poteva capitare: gli spagnoli a livello tattico sono perfetti e hanno una grande fase difensiva. Lo hanno dimostrato annullando il migliore attacco del campionato italiano e dell’Europa League, quello del Napoli, eliminato ai sedicesimi di finale. La sensazione è che il Liverpool avrà bisogno della carica dei tifosi di Anfield per superare il turno: avere eliminato il Borussia Dortmund ha trasformato la squadra allenata da Klopp nella favorita per la vittoria finale, ma il Villarreal è un avversario durissimo da superare.

Le probabili formazioni:
VILLARREAL: Asenjo (o Aréola); Mario Gaspar, Bailly, Víctor Ruiz, Rukavina; Castillejo, Bruno Soriano, Trigueros, Denis Suárez; Soldado, Bakambu.
LIVERPOOL: Mignolet; Clyne, Lovren, Touré, Moreno; Allen, Firminho, Milner; Lallana, Coutinho; Sturridge.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
1X + UNDER 3,5 (1.70, Eurobet)
X PRIMO TEMPO (2.05, Eurobet e SNAI)
X con handicap 0:1 (4.00, Bet365, Eurobet e SNAI)




SHAKHTAR DONETSK – SIVIGLIA | giovedì ore 21:05

Il Siviglia è la squadra che ha vinto più volte l’Europa League: è accaduto quattro volte, e tutte nell’ultimo decennio. La familiarità di questa squadra con questa competizione è talmente nota che non è esagerato ipotizzare che questa tradizione vincente possa esercitare persino una qualche influenza psicologica sugli avversari, tanto più in una stagione come questa, in cui il Siviglia è probabilmente una squadra meno forte di quanto lo fosse in tutte e quattro le stagioni in cui alla fine l’Europa League l’ha vinta.

Lungo il cammino verso la prima vittoria di questa impressionante serie, nel 2007, il Siviglia incontrò lo Shakhtar negli ottavi di finale: pareggiarono 2-2 all’andata, al “Ramón Sánchez Pizjuán”, e al ritorno in Ucraina lo Shakhtar rimase in vantaggio per 2-1 fino al terzo e ultimo minuto di recupero della partita. Andrés Palop, storico portiere del Siviglia, salì in area avversaria per l’ultima azione, un calcio d’angolo, e segnò di testa il gol del 2-2. (Chevantón segnò poi il gol del 3-2 nei tempi supplementari).

Nel più recente turno di campionato il Siviglia – che è settimo in classifica, virtualmente fuori dalle coppe europee della prossima stagione – ha battuto 2-0 in casa il Betis, e ha quindi evitato di perdere ulteriori punti da Athletic Bilbao e Celta Vigo. Ma non è in casa, al “Ramón Sánchez Pizjuán”, che il Siviglia ha mostrato le profonde lacune emerse in questa stagione, bensì in trasferta: a parte tre vittorie in Coppa del Re (contro avversarie scarsissime) e a parte la vittoria al “San Mamés” nella partita di andata dei quarti contro l’Athletic Bilbao, in questa stagione il Siviglia non ha vinto altre partite in trasferta. In campionato neanche una.

Per quanto riguarda le assenze del Siviglia, a Donetsk la squadra allenata da Emery ci è andata senza Trémoulinas, Vitolo, Reyes e Rami, tutti infortunati e tutti giocatori – soprattutto i primi tre – che sarebbero potuti tornare estremamente utili sia per oggettive qualità tecniche (Trémoulinas è uno dei calciatori che dà più equilibrio alla squadra) che per esperienza in questo genere di partite europee.

Negli anni scorsi lo Shakhtar Donetsk è spesso riuscito a qualificarsi alla fase a eliminazione diretta della Champions League: nel 2011 è arrivato fino ai quarti di finale, nel 2013 è stato eliminato dal Borussia Dortmund agli ottavi di finale e nel 2015 dal Bayern Monaco, di nuovo agli ottavi. Anche questa partita, come tutte quelle precedenti, si giocherà sul campo neutro di Leopoli, in Ucraina occidentale: già a partire dall’anno scorso la complicata situazione politica dell’Ucraina orientale e della città di Donetsk – in cui è tuttora in corso una guerra tra le forza armate del governo ucraino e i ribelli filorussi – ha influito inevitabilmente sul rendimento della squadra e ha causato la cessione di parecchi calciatori di qualità. Per dirne alcuni: Fernando, Luiz Adriano, Douglas Costa e – nel corso dello scorso calciomercato invernale – Alex Teixera, ch aveva giocato la prima parte di stagione benissimo, segnando 22 gol su 15 partite in campionato e 3 gol in Champions League.

Nonostante le citate partenze la squadra allenata ormai fin dal lontano 2004 da Mircea Lucescu ha mantenuto un’ossatura di buon livello sempre basata su calciatori brasiliani di buona tecnica come Taison, Marlos, Eduardo e Bernard. Lo Shakhtar è un gruppo particolarmente efficace formato dal talento e dalla tecnica brasiliana unita alla forza fisica e al calcio muscolare degli ucraini. Gioca con un 4-2-3-1 molto fluido, che si adatta allo stile di gioco delle squadre avversarie. Lucescu è un allenatore molto esperto ed è sempre stato un innovatore a livello tattico, fin da quando allenava in Italia. Il punto di partenza è la difesa schierata a quattro, molto solida, con due centrali tosti e abili nel gioco aereo, un terzino destro di grande esperienza internazionale come Srna (capitano della squadra) e a sinistra, di solito, il brasiliano Ismaily, più bravo in fase di attacco.

A centrocampo ci sono due mediani che assicurano copertura alla linea difensiva, mentre la fase d’attacco è affidata ai piedi dei sudamericani: Taison, Bernard, Marlos e Facundo Ferreyra si alternano, anche se ultimamente stanno giocando spesso titolari il giovane e promettente Kovalenko e il nazionale ucraino Gladkiy. I trequartisti brasiliani non occupano mai una posizione fissa in campo: si scambiano continuamente di posizione per cercare di aggirare il pressing avversario attraverso un’incessante ricerca di nuove linee di passaggio, per favorire lo sviluppo dell’azione.

Pur non giocando nel suo stadio, lo Shakhtar Donetsk a Leopoli – in cui lo stadio da circa 33 mila posti è sempre pieno – ha un ottimo rendimento: in campionato ha vinto dieci partite su undici, e in Europa League è imbattuto. In campionato lo Shakhtar ha sette punti di ritardo dalla Dinamo Kiev, prima in classifica a tre turni dalla fine, motivo per cui l’obiettivo primario dello Shakhtar è diventata proprio la vittoria dell’Europa League.

Le probabili formazioni:
SHAKHTAR: Pyatov; Srna, Kucher, Rakitskiy, Ismaily; Stepanenko, Malyshev, Marlos, Kovalenko, Taison; Ferreyra.
SIVIGLIA: David Soria; Coke, Carriço, Kolo, Escudero; N’Zonzi, Krychowiak; Konoplyanka, Banega, Krohn-Dehli; Gameiro.

PROBABILE RISULTATO: 1-0
1X + UNDER 3,5 (1.90, Eurobet e SNAI)

 

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