Prima di commentare

Cari utenti,

la piattaforma esterna a cui il Veggente affida la propria sezione commenti si chiama Disqus: non richiede registrazioni al blog e dà la possibilità di lasciare un commento in qualsiasi post a fondo pagina, effettuando direttamente da lì il login tramite un proprio account Disqus o tramite un qualsiasi altro account (Google, Twitter, Facebook, Yahoo, OpenID e altri). Disqus è molto comodo perché: A) dò a ciascun utente la possibilità di costruire la propria reputazione e rendersi riconoscibile e affidabile per quello che scrive, di giorno in giorno; e B) alleggerisce parecchio il traffico interno del sito, evitando sovraccarichi del server. L’unico “prezzo” spiacevole per l’utilizzo di questo servizio è dover accontentarci del servizio free, e di conseguenza visualizzare la pubblicità inserita e gestita autonomamente da Disqus negli spazi dei commenti. Non occorre registrarsi al blog tramite WordPress, e a chi invece avesse un vecchio account WordPress chiediamo la pazienza e la cortesia di sfruttare la nuova piattaforma, come tutti gli altri.

Con i commenti abbiamo tirato avanti per lungo tempo chiedendo di rispettare semplicemente le “regole della nonna” (educazione e pazienza), ma la recente crescita della comunità del Veggente (che ci gratifica molto e di cui vi ringraziamo) ha reso necessario il ricorso a un breve elenco di regole di netiquette (buone maniere, insomma). “Moderate i commenti?“, ci chiedono spesso. Sì, li vagliamo prima di approvarli: serve a non trasformare questo posto in un mercato in cui tutti urlano e nessuno ascolta. Ecco quindi una serie di suggerimenti.

In questo elenco non c’è scritto cosa si può e cosa non si può scrivere in queste pagine. In questo elenco si vuole soltanto ribadire un concetto elementare, ossia che l’apertura ai commenti ha tanto più senso se il dialogo approfondisce, completa o anche rettifica le informazioni presenti in queste pagine. Lo spazio dei commenti non è un muro, non è una chat, non è un forum. E il Veggente, malgrado il nome, non è mai stato un posto per oracoli né per strilloni. Chi lo frequenta da tempo, lo sa già; chi arriva per la prima volta, lo capisce in poco tempo. Ad ogni modo, il Veggente non potrà essere ritenuto responsabile dei commenti altrui, il che non vuol dire “lavarsene le mani”. Al contrario: significa invitare a un dialogo serio in cui ognuno si assuma le responsabilità delle proprie parole.

  1. Cercate di non dare-i-numeri e basta. Fate come il Veggente: ogni previsione sull’andamento di un evento sportivo, su queste pagine, è motivato esplicitamente alla luce delle informazioni disponibili. Fate altrettanto nei commenti.
  2. Non chiedete ad altri di convalidare o motivare le cose al posto vostro. In altre parole, non chiedete assistenza.
  3. Niente messaggi di presentazione. Non servono. Li chiedevano una volta nei forum, e forse ancora adesso. Ma questo è un blog, non un forum. E qui ci sono post, non thread.
  4. Niente messaggi di cronaca privata, di delusione e/o di giubilo. Non approfondiscono la discussione: non servono.
  5. Niente volgarità, niente insulti, niente contenuti diffamatori o discriminatori, niente incitazioni alla violenza.
  6. Niente dati personali (email, numeri di telefono, indirizzi postali, etc.).

Tutti i commenti che non seguiranno queste indicazioni di massima saranno probabilmente modificati o cancellati, senza aggiungere ulteriori ragioni a queste. Per amore dell’omogeneità dei contenuti, i commenti off topic saranno cestinati o spostati nel topic opportuno, se c’è tempo (mai). Per amore della vituperata lingua italiana, gli errori gravi di battitura (e non) saranno in gran parte corretti al volo da un moderatore umano non coltissimo ma mediamente preparato. Per amore dell’ironia, del sarcasmo e di tutte le cose che rendono il mondo un posto migliore, i commenti non pertinenti o totalmente fuori tema ma che oltrepassino una soglia minima di umorismo saranno pubblicati ciecamente.

In casi di dubbio, e per tutto quanto non presente nella lista, vale il buon senso. Per chi ne è privo, il buon senso dell’amico e/o parente più vicino.

Grazie a tutti. Vi vogliamo bene.

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