Myriam Sylla e Paola Egonu, due regine irresistibili del volley azzurro. Una rivalità solo mediatica, fatta di fascino, carisma e successi.
Inutile negarlo: quando si parla di pallavolo femminile italiana, il nome che subito viene in mente a tutti è, senza ombra di dubbio, quello di Paola Egonu. Con i suoi colpi devastanti e una carriera internazionale già costellata di successi, l’opposto di Cittadella è diventata, in men che non si dica, un punto di riferimento indissolubile per gli amanti del volley.
Non si pensi, tuttavia, che sia la sola giocatrice meritevole di attenzioni. Accanto a lei, infatti, c’è un’altra protagonista che incarna con la stessa forza i valori del volley azzurro: parliamo di Myriam Sylla, ex capitano della Nazionale, schiacciatrice, che rappresenta non solo il cuore pulsante della squadra, ma anche la dimostrazione che il talento e la resilienza hanno molte forme. Sylla ed Egonu si somigliano in tante cose, oltre che nelle passioni e nel talento che condividono.
Sono l’una l’alter ego dell’altra, se vogliamo. Le loro storie personali hanno saputo conquistare i tifosi almeno quanto i loro successi Entrambe figlie di famiglie immigrate dall’Africa, Egonu e Sylla hanno dovuto affrontare percorsi complessi, spesso segnati da pregiudizi e ostacoli contro i quali hanno lottato con tutte le loro forze. Oggi sono due icone dello sport italiano e riescono a dividersi la scena e i riflettori senza offuscarsi l’una con l’altra.
Myriam, solare e combattiva, ha alle spalle un percorso sportivo leggermente diverso da quello della sua collega. Solo in adolescenza la pallavolo è entrata nella sua vita, ma è stato tutto così veloce che, poco dopo, passo dopo passo, la Sylla è arrivata fino alla Serie A e alla Nazionale, conquistandosi quella fascia di capitana che ha portato, fino a qualche tempo fa, con orgoglio.
Il parallelismo con Egonu è molto frequente ed inevitabile: appartengono alla stessa generazione, hanno lo stesso talento dirompente, perfino origini comuni. Tuttavia, è doveroso sottolinearlo, Sylla ha costruito un’identità tecnica e carismatica che la distingue. Non è una pallavolista che vive “all’ombra” di Paola, dunque, bensì la sua controparte ideale (e viceversa): schiacciatrice d’ordine e potenza, leader emotiva in grado di trascinare la squadra nei momenti più difficili.
Insieme, inutile negarlo, hanno dato vita a una delle coppie più iconiche dello sport italiano. Due strade diverse ma parallele, che si incontrano sotto la stessa rete, con un obiettivo comune: portare l’Italia sempre più in alto.
Questo contenuto è stato modificato 4 Settembre 2025 09:34
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