Due dominatori assoluti del tennis mondiale e un rivale pronto a tutto per colmare il divario: la nuova sfida che infiamma il circuito.
Se ne parla già da tempo, ma la verità è che una risposta assoluta non esiste. E che non è possibile, di conseguenza, stabilire chi, tra Jannik Sinner e Carlos Alcaraz, sia più forte. Il fatto è che sono così diversi, sia a livello umano che in termini sportivi, che metterli a paragone non serve a nulla, se non ad alimentare ulteriormente l’ormai atavico dibattito che ruota attorno a loro.
La sola cosa certa è che il fenomeno altoatesino, così come il talento di Murcia, hanno ufficialmente inaugurato una nuova era del tennis mondiale, spazzando via di colpo i ricordi legati ai Big Three. Non a caso, sono stati proprio loro due a spartirsi gli ultimi 7 tornei del Grande Slam, e sono sempre loro i principali favoriti per la vittoria degli Us Open, Major che hanno entrambi già vinto e che potrebbe regalarci, quest’anno, ancor più emozioni.
Sempre a patto, s’intende, che a New York tutto vada come ci aspettiamo, il che non è detto. Di cani all’osso ce ne sono tantissimi e aumenta giorno dopo giorno il numero di rivali pronti a dichiarare guerra al numero 1 e al numero 2, desiderosi come sono di spodestarli e di dare uno scossone al circuito e al ranking Atp. Uno su tutti: un campione che, nelle scorse ore, ha lanciato un vero e proprio guanto di sfida all’iberico e all’azzurro.
Questo campione è Casper Ruud, il tennista norvegese che un tempo era in top ten e che adesso è il 13esimo migliore giocatore al mondo. Lui uno Slam non lo ha mai vinto, eppure crede di poter essere un possibile outsider.
Nel podcast The Sit-Down, infatti, ha preso coraggio e rilasciato delle dichiarazioni decisamente, per così dire, “battagliere”. “Ora – ha affermato – ci sono due ragazzi, Jannik Sinner e Carlos Alcaraz che, onestamente, si potrebbe dire che giocano a un livello leggermente diverso rispetto a tutti gli altri giocatori. Ma continuo a credere fermamente che siano raggiungibili, diciamo, che ritengo che sia possibile raggiungerli, e che siano battibili”.
“Altrimenti – ha osservato infine – non credo che sarei qui, se non credessi di poter battere chiunque”. Ruud è animato, di sicuro, dallo spirito giusto, e chissà che questo non possa fare la differenza a New York o in qualunque altro posto.
Questo contenuto è stato modificato 14 Agosto 2025 06:52
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