Djokovic, è deciso: l’annuncio sconvolge il popolo del tennis.
Un’ora e venti minuti. Tanto è durata la semifinale di Novak Djokovic, che pur avendo disputato un solo set contro l’avversario tedesco Sascha Zverev ha dato tutto ciò che aveva sul cemento azzurro di Melbourne. Si è spinto più in là che poteva, salvo poi rendersi conto, evidentemente, che stava chiedendo troppo al suo corpo.
Da qui, come noto, la decisione di ritirarsi e di lasciare al nativo di Berlino la possibilità di accedere alla finale degli Australian Open. Resta la consapevolezza, comunque, che l’ex numero 1 del mondo abbia lasciato la terra dei canguri da campione, giocando fino a che ce l’ha fatta e battendosi come un toro. Se non fosse stato per il problema alla gamba sinistra, insorto durante il faccia a faccia con Carlos Alcaraz, la geografia del tabellone sarebbe stata – forse – ben diversa.
Ma il primo Slam dell’anno è ormai acqua passata e non resta che pensare, a questo punto, a cosa ne sarà del campione serbo che tanti Major ha conquistato nel corso della sua straordinaria carriera. Ed è proprio qui, purtroppo, guardando in prospettiva, che casca l’asino. Perché il prossimo anno le cose potrebbero essere molto diverse da come sono allo stato attuale.
Non è ancora chiaro dove Djokovic intenda arrivare e quanto in là voglia spingersi. Né quanti anni giocherà ancora l’ex re del ranking Atp, ma quello che ha detto nelle scorse ore in conferenza stampa ha fatto rabbrividire, per ovvie ragioni, i suoi numerosissimi estimatori.
Quando, in conferenza stampa, gli è stato chiesto se quello appena archiviato sarebbe stato il suo ultimo Slam nella terra dei canguri, Nole ha dato una risposta evasiva ma al tempo stesso ricca di indizi: “Ultimo Australian Open? Non lo so, esiste questa possibilità. Devo vedere come andrà la stagione. Vorrei continuare, ma non sono sicuro di quello che sarà il mio calendario. Se sarò motivato abbastanza e in salute, non vedo perché non dovrei tornare. Ma esiste comunque questa possibilità”.
Il prossimo anno potrebbe tornare, o forse no. Lo valuterà in corso d’opera, com’è giusto che sia adesso che il suo corpo inizia a chiedere il conto per gli innumerevoli sforzi a cui lo ha sottoposto nell’ultimo ventennio. E solo il tempo, allora, saprà dirci se il sole stia per tramontare su questa epoca indimenticabile o se, invece, Novak abbia ancora qualche cartuccia da sparare.
Questo contenuto è stato modificato 26 Gennaio 2025 11:38
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