Sinner, non è sempre stato così: la prova è nella clip.
Non una parola fuori posto. Mai un gesto di stizza esagerato, mai una racchetta che abbia fatto una brutta fine. Chi segue Jannik Sinner dal principio sa bene che, oltre che per il suo talento, il numero 1 del mondo è apprezzato anche per il suo temperamento. Perché in un circuito popolato da tennisti che, spesso e volentieri, danno il peggio di sé, lui dà sempre e comunque il buon esempio a chi lo guarda.

Sbaglia chi pensa, però, che sia sempre stato così. Per sua natura sarà probabilmente quieto e composto, ma questo non significa che il fenomeno di San Candido non abbia mai perso le staffe. D’altronde è pur sempre umano anche lui e ci sta che, almeno una volta nella vita, o forse anche qualcuna in più, abbia perso le staffe. Sia per via del tennis che per altre questioni di varia natura.
Non lo credete possibile, avendo più e più volte visto come si comporta il miglior tennista attualmente esistente sulla faccia della terra? Sappiate, allora, che, nelle scorse ore, è circolato sui social network – e, più in generale, sul web – un filmato inequivocabile. Una prova schiacciante del fatto che anche Sinner, sebbene a volte tale non sembri, sia umano in tutto e per tutto.
Sinner, nessuno lo aveva mai visto così prima d’ora
Questo filmato risale nientepopodimeno che al 2019, anno in cui il nostro Jannik non era ancora, come oggi, sul tetto del mondo. Era impegnato a Binghamton, negli Stati Uniti d’America, quando, all’improvviso, ha fatto in campo qualcosa che mai e poi mai ci si aspetterebbe da lui.
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Nel bel mezzo del match, che ha poi vinto ma che si è protratto per ben tre set, contro il cileno Tomas Barrios Vera, Sinner si è lasciato andare ad uno sfogo che in qualche modo non sembra appartenergli. In un primo momento si è limitato a lamentarsi per una palla a suo avviso erroneamente fischiata dal giudice di sesia; dopodiché, con un linguaggio piuttosto colorito, ha manifestato tutto il suo disappunto per il modo in cui stava procedendo quella partita.
“Vaff****** allora, vaff******”, ha ripetuto ad alta voce, rimproverandosi per un errore alquanto grossolano – che oggi non commetterebbe più, s’intende – appena fatto. Fortuna che già allora, come si evince dal risultato della partita, aveva la mentalità da campione e la straordinaria capacità, mai persa e mai cambiata, di tirarsi fuori dalle situazioni pericolose…