Gratta e Vinci prima, cornetto poi: a Roma gli autisti dei bus ne fanno di tutti i colori

Gratta e Vinci prima, un cornetto dopo: diciamo che alcuni comportamenti non sono i migliori. A Roma ne succedono di tutti i colori

Diciamo che alcuni comportanti non sono dei migliori. Anzi, che vanno condannati sicuramente. E poi nell’era degli smartphone, è difficile se non impossibile riuscire a farla franca in qualche modo.

Gratta e Vinci prima, cornetto poi: a Roma gli autisti dei bus ne fanno di tutti i colori
Una fermata Atac a Roma (AnsaFoto) – Ilveggente.it

Prima era stato l’autista che vedeva la partita al cellulare mentre guidava un autobus dell’Atac a Roma; poi quello intento, mentre era alla guida, a grattare un Gratta e Vinci con una monetina. Infine l’altra notte, sulla Casilina, una delle strade che durante il giorno è assai trafficata, un’autista ha deciso di fermarsi durante il turno di notte, lasciare il proprio mezzo in doppia fila, scendere e lasciare tutto aperto, comprare un cornetto si dice, e tornare alla guida come se nulla fosse. Ora, non ci sarebbe nulla di male se non si stesse lavorando soprattutto in un servizio pubblico come quello che viene fatto. Invece qualcosa di male c’è, ovviamente, e in tempi di smartphone tutto viene registrato. E messo in rete.

Gratta e Vinci prima, cornetto poi: quello che è successo

Chi ha pubblicato il video sui social, così come riportato dal sito della Rai, ha messo questa descrizione: “Indifendibile sotto ogni punto di vista. Auto acceso e porte aperte in una zona per niente tranquilla per prendersi un cornetto”.

Gratta e Vinci prima, cornetto poi: a Roma gli autisti dei bus ne fanno di tutti i colori
Un incidente con un autobus dell’Atac a Roma (AnsaFoto) – Ilveggente.it
Le immagini diventano virali e i dettagli rendono facilmente riconoscibile il conducente del mezzo Atac. L’azienda prenderà provvedimenti spiega ancora la Rai. E come detto quanto successo non è il primo di episodi che sono pochi giustificabili dagli autisti. Che sì fanno un lavoro usurante, ma sono pagati per questo. Ora, c’è da dire un’altra cosa: se tutto funzionasse alla perfezione allora qualche giustificazione si potrebbe avere, ma a Roma, davvero non funziona tutto alla perfezione e aspettare un autobus alcune volte è come fare un terno al lotto. Non si sa mai quando possa arrivare.
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