Razzismo negli stadi, Biasin: “Le partite vanno fermate subito”

Secondo il giornalista di Libero Fabrizio Biasin in Italia bisogna smettere di considerare il razzismo un problema che riguarda il solo bersaglio dell’ignoranza dei tifosi. Secondo l’opinionista tutti i calciatori dovrebbero fermarsi.

Intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, il giornalista Fabrizio Biasin ha fatto il punto su quanto successo ieri sera allo Stadium, con i cori razzisti indirizzati a Lukaku e il problema della sanzione espressa dall’arbitro Massa.

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Lukaku ©️LaPresse

Ieri sono successe cose brutte di campo“, ha detto Biasin. “Cose che vediamo da tanto tempo: giocatori che litigano, falli, cose che non ci piace vedere ma, che piacciano o meno, sono questioni di campo. Ci sono arbitri bravi a gestirle, altre meno eccetera. Poi ci sono cose extra campo, con atteggiamenti che non riguardano la Juventus o atteggiamenti che riguardano la curva della Juventus, ma riguardando quei due, tre, quattro imbecilli che non hanno abbastanza neuroni per stare in uno stadio“.

Rispetto tutto quanto uscito oggi con no al razzismo, sono cose che leggiamo da anni“, ha continuato la firma di Libero. “La cosa che ho apprezzato di più è stato il comunicato della Juventus che oltre al no razzismo ha detto andiamo a prenderli, anche a costo di farsi nemici in casa. Se uno non ha neuroni purtroppo non funziona il dialogo, ti prendo e ti taccio”.

Razzismo negli stadi: la soluzione proposta da Biasin

Oltre al comportamento da tenere con i razzisti quando succedono queste cose, ce n’è un altro da tenere prima che accadano certe cose. L’esempio lo abbiamo avuto in settimana, Mourinho, può stare antipatico o simpatico, ma ha fatto qualcosa che deve diventare un esempio. Quando ci sono certi cori il problema non è del singolo giocatore, ma di tutti, quando succede ci si ferma e si crea una barriera subito prima che diventi un problema. Fino a quando non impariamo che il problema non è del singolo ma di gruppo non ne usciamo, oggi Lukaku, prima Stankovic, ancora prima Kostic. La partita va fermata e creata una barriera subito”.

Razzismo negli stadi: polemica dopo Juve-Inter - www.ilveggente.it
Danilo ©️LaPresse

Ieri subito dopo la partita si è scatenato l’inferno“, ha continuato l’intervista. “Ho avuto la fortuna di essere contattato dalla Juventus, non vi dico da chi, ma mi sono fatto una chiacchierata. Al giorno d’oggi con 400/500 mila euro, che per una società di Serie A non sono un grosso sforzo, puoi andare a vedere esattamente con un sistema di telecamere chi è stato a dire cosa. Ci sono otto mila telecamere, nel momento in cui viene individuato anche solo il sorgere del problema se lo vai a prendere sicuramente smette”.

Infine una considerazione sulla qualità della partita di ieri sera: “Secondo me la partita è stata brutta ma ci sono state tante giustificazioni. Tu metti di fronte Allegri e Inzaghi in un mese da nove partite e l’unica dove potevi fare ragionamenti era proprio la partita di ieri. Credo che preparare la partita al meglio se ne hai una dopo due giorni diventa complicato farlo al meglio, penso che se ci fosse una gara nell’intera settimana sarebbe un po’ meglio. A me il primo tempo non è dispiaciuto. In questo momento devi turarti il naso“.

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