Dopo gli scontri in curva fra i supporter del Napoli, durante la partita al Maradona contro il Milan, sono già stati arrestati due ultras partenopei. Accusa: rissa aggravata. Sono un trentaduenne napoletano e un trentasettenne della provincia di Benevento.
I due sono stati arrestati con l’accusa di aver preso parte agli scontri avvenuti nella curva B dello stadio Maradona nei primi quarantacinque minuti del match Napoli-Milan di domenica sera scorsa, 2 aprile (partita persa dal Napoli 0-4). Alessandro Giuliano, questore di Napoli, è intervenuto ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY, anche per parlare delle indagini relative agli scontri.
Durante la sfida fra Napoli e Milan di domenica scorsa allo stadio Maradona, la maggioranza dei gruppi ultras napoletani ha partecipato a una sorta di “sciopero del tifo” e poi ha rivolto cori ingiuriosi contro il presidente del club, Aurelio De Laurentiis. Lo sciopero è però sfociato in scontri interni alla stessa tifoseria napoletana durante la partita: c’è stata una violenta rissa, con feriti.
Perché i tifosi del Napoli ce l’hanno con De Laurentiis? Fondamentalmente perché ai gruppi organizzati del Napoli Calcio è stato vietato l’ingresso di materiale non autorizzato. Vale a dire bandiere, tamburi, striscioni e altro.
Il questore di Napoli sugli scontri al Maradona: “Ci prepariamo comunque per la festa“
“Sono ancora in corso indagini per rilevare altre responsabilità in merito a quanto accaduto in Curva A e B, si cercano responsabilità sempre per condotte individuali, mai per gruppi di persone”, ha spiegato il questore a TVPLAY. Oltre non si è sbilanciato lasciando intendere che la situazione è abbastanza complessa. “La situazione delle tifoserie è sempre delicata“, ha chiosato.
“Abbiamo già deciso che ci sarà un nuovo incontro, e sarà analizzata ogni opzione per una giornata che vogliamo che sia bellissima. Intendiamo fare la nostra parte affinché tutta la festa Scudetto si svolga in sicurezza”, ha aggiunto il questore.
E sempre a questo proposito l’intervistato ha voluto fare chiarezza sui propri compiti: “Io mi permetto di distinguere un attimo i vari piani. Già da settimane sono in corso incontri a cui partecipano i comitati e il prefetto di Napoli per preparare giornate di grandi festeggiamenti come ci aspettiamo”. Il questore sa di dover preparare con criterio l’afflusso di tante persone. “Questo è un grande evento e organizzare questi eventi è lavoro del Comitato Provinciale della Sicurezza Pubblica, visti i festeggiamenti attesi, ci aspettiamo che sarà un grande evento”.
