Gratta e vinci, fortunato ma non troppo: “Ha portato solo guai”

Gratta e vinci, dalla felicità all’inizio di un vero e proprio incubo è stato un attimo. La sua storia mette i brividi.

È il 2 agosto 2021. Gianni – questo il nome di fantasia scelto dal Corriere della Sera, che ha ritenuto valesse la pena di raccontare la sua storia – è un autotrasportatore e decide, di punto in bianco, di tentare la fortuna. Acquista un Gratta e vinci, rimuove la patina argentata con una monetina e scopre seduta stante che da quel momento in poi la sua vita non sarà mai più la stessa.

Gratta e vinci, fortunato ma non troppo: "Ha portato solo guai"

Ha beccato un tagliando vincente. Un tagliando super vincente, anzi. Lì dentro ci sono la bellezza di 5 milioni di euro, una cifra che ti permette di fare qualunque cosa tu voglia. O almeno questo è quello che Gianni sperava. Perché la realtà, poi, è stata ben diversa da come se l’aspettava. Lì per lì ha deciso che fosse saggio investire in lingotti e criptovalute e ingrandire la sua azienda di logistica. Poi ha sistemato la mamma, comprandole una casa a Torre Pellice e, infine, si è tolto uno sfizio: dopo anni trascorsi a bordo degli autoarticolati, ha ben pensato di comprare per sé una Bmw di lusso del valore di 150mila euro. Ha fatto, insomma, quello che farebbe chiunque dovesse ritrovarsi nella sua stessa situazione.

Ad un certo punto, però, iniziano i guai. A maggio dello scorso anno, mentre è in casa con la sua compagna, una banda di rapinatori fa irruzione nell’abitazione. Sono in quattro, incappucciati e armati di pistola. Gli intimano di consegnar loro tutti gli orologi che possiede e lì capisce che c’è un errore. Lui non ne ha nemmeno uno. Intuisce che i criminali cercano, forse, il precedente proprietario dell’immobile, che è un collezionista e che presumibilmente possiede parecchi orologi di grande pregio.

Gratta e vinci, la rapina e la paura

Ai rapinatori andrà tuttavia molto meglio di quanto avessero osato sperare. Puntano la pistola in testa a Gianni, costringendolo a dar loro i 23mila euro in contanti che aveva con sé. Rovistano in casa e trovano poi di tutto un po’, tra cui gioielli per un valore di 14mila euro e 8 chili di lingotti, l’equivalente di 530mila euro circa.

Gratta e vinci, fortunato ma non troppo: "Ha portato solo guai"

Soddisfatti, naturalmente, di quanto trovato, chiudono Gianni e la sua compagna nel locale caldaia e se la danno a gambe. Una telefonata anonima arrivata l’indomani ha portato all’arresto di un trasportatore moldavo, nella cui abitazione è stata rinvenuta gran parte della refurtiva. Insieme a una pistola giocattolo. Le indagini sono andate avanti per un anno e anche i suoi complici, adesso, sono dietro le sbarre. Non c’è soluzione, invece, al vortice di “disperazione” in cui è caduto Gianni da allora. “Ora la mia casa è un bunker – ha raccontato al Corsera – ma quando ti capita una vincita del genere vivi in uno stato di perenne euforia e commetti errori che oggi non rifarei. Avevo chiesto di depositarli in banca, ma la mia filiale era in un’altra città e le procedure erano lunghe. Dei lingotti sapevano solo gli amici intimi, non ho mica messo i manifesti”.

“Io ho cercato di aiutare tutti, ma qualcuno mi si è rivoltato contro e l’ho già allontanato. Adesso non vedo l’ora che cominci il processo per guardare queste persone in faccia e capire chi sono. Se comprerò un altro gratta e vinci? Proverò il nuovo biglietto da 25 euro, magari la fortuna mi bacia di nuovo”. Ci riproverà, dunque, anche se ha ammesso, tra le altre cose, che “c’è stato un momento in cui ho maledetto quella vincita, che mi stava portando solo guai“.

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