Plusvalenze Juventus, il Tar boccia la FIGC: “La materia è molto complessa”

Ci sono novità importanti sul caso plusvalenze: sembra che il Tar del Lazio abbia fatto un favore alla Juventus obbligando la COVISOC e la Procura della FIGC a consegnare alle difese la nota 10940 del 14 aprile 2021.

Si tratta della nota in cui l’organo di vigilanza chiedeva chiarimenti segnalando alcune operazioni sospette di plusvalenze. Il rilascio di questo documento era stato negato fino a questo momento alla difesa. Quindi uno dei punti del ricorso della Juventus al Collegio di Garanzia del Coni è stato accolto.

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Juventus ©️Ansafoto

La Juve voleva poter accedere alla nota, e il Tar ha dato ragione al club. Ma cosa ci guadagna la squadra dal poter analizzare questo documento? Non si sa di preciso. Almeno in linea teorica, il fatto che la nota non sia stata resa pubblica potrebbe retrodatare i termini di obbligo di apertura inchiesta, rendendo così parte degli atti inutilizzabili. Ha parlato di questo “assist” del Tar del Lazio alla Juventus anche il giornalista di StorieSport Michele Spiezia, per cercare di chiarire un po’ una situazione molto intricata.

Intervenuto ai microfoni di Calciomercato.it in onda sul canale Twitch TvPlay, Spiezia ha parlato di una “materia molto complessa“. Secondo il giornalista: “il collegio difensivo della Juventus ha ripetuto una istanza di richiesta di accesso agli atti. Una istanza già formulata lo scorso anno, a partire dal primo deferimento… E questo in merito a una richiesta di un’altra istanza di accesso agli atti sempre negata in un rimbalzo di responsabilità tra la FIGC e della COVISOC“.

Perché è successo tutto questo? “Nel primo carteggio“, spiega il giornalista, “che parte dalla COVISOC ad aprile del 2021, vengono richieste delle interpretazioni sul movimento dei giocatori oggetto a questa indagine. A questa richiesta della COVISOC, Chinè risponde dando delucidazioni in merito a questi parametri interpretativi. Ad aprile termina questo carteggio, che tuttavia resta lì. A ottobre si riapre la questione e la FIGC si trova costretta, dopo una segnalazione ulteriore che la COVISOC fa alla Procura Federale che c’era questa inchiesta in atto della Procura di Torino”.

Il Tar del Lazio e l’assist alla Juventus sul caso plusvalenze: “Ecco perché boccia la FIGC”

Da lì parte il vero procedimento che poi ha portato al deferimento della Juventus e degli altri club“, continua l’intervistato. “Siamo ad aprile, con il primo e il secondo processo che si è risolto in effetti con l’archiviazione. La Juventus e gli altri club e tutti i dirigenti hanno chiesto più volte la famosa nota 10960. Ma la Corte Federale e la FIGC si erano rifiutate di offrirla. Questa nota, bisogna vedere cosa c’è scritto, dovrebbe riguardare una richiesta che la COVISOC fa alla Procura Federale. Per richiedere una segnalazione in ordine alla valutazione degli effetti della cessione dei calciatori sui bilanci di alcune società professionistiche. E questo ai fini dell’iscrizione ai rispettivi campionati“.

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Paratici, Agnelli e Nedved (Instagram)

La COVISOC in pratica chiede: come ci dobbiamo comportare in merito alla valutazione di determinati calciatori? Chi ne risponde alla COVISOC è questo carteggio di aprile del 2021, poi ad ottobre 2021 riparte la giostra. Questa differenza di date può essere importante. Questa è riportata poi tra i capi, con i quali la Juventus si è presentata al Collegio di Garanzia del CONI. La Juve chiede perché alla notizia criminis c’è un termine di 30 giorni per rispondere a un’inchiesta. Quindi se i difensori della Juve vogliono capire se da quel carteggio, che c’è stato tra Chinè e la COVISOC di aprile 2021, potesse già risalire a una notizia criminis”.

La sentenza che ha pubblicato ieri la terza sezione del Tar del Lazio, il giudice Arzillo, è molto importante. E questo perché riconosce una valenza pubblicistica a questo atto. Mentre la FIGC, la Procura e la Covisoc si erano rifiutate di dare questo carteggio. Perché le federazioni sportive sono soggette di natura privatistica. Invece, il giudice riconosce, per la valenza del problema e legate ai bilanci, un valore pubblicistico a questo documento. Per questo ha bocciato la FIGC”.

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