Serie A gratis con Amazon Prime, addio DAZN: annuncio bomba

Un potentissimo operatore starebbe provando a inserirsi nella lotta dei diritti tv per trasmettere la Serie A: si tratta di Amazon Prime.

Il sito di e-commerce è già titolare dei diritti esclusivi di sedici partite della UEFA Champions League. E ora vorrebbe prendersi anche il campionato italiano.

Serie A su Amazon - www.ilveggente.it
Serie A su Amazon

Il giornalista Manuel Follis, firma di Milano e Finanza ed esperto sulla questione diritti televisivi, ha larlato ai microfoni di calciomercato.it, in onda sul canale Twitch TVPLAY.

Follis ha cercato di chiarire la strategia di Amazon per potersi accaparrare la Serie A. Il nuovo competitor è appunto Amazon Prime. “Che sia interessato è un segreto di pulcinella“, ha esordito Follis, “ma fa proprio parte della strategia della casa madre. Dovesse succedere una cosa del genere non c’è attualmente un manager italiano per una cosa del genere, penso sia una direttiva di Amazon Europe o addirittura della casa madre“.

Si potrebbe parlare a lungo della strategia dei servizi di streaming“, è andato avanti il giornalista, “per quanto riguarda Amazon hanno voglia di entrare nello sport. Ha nella sua strategia l’accelerazione e aumento del pacchetto sportivo e ha una grande potenzialità economica, quindi c’è tutta una serie di persone che sperano in Amazon per salvare capra e cavoli, perché c’è sempre il grande dubbio su quanto valgano questi diritti, da qui parte qualunque ragionamento“.

E pare anche che la Serie A, sotto Amazon, potrebbe essere offerta gratis. Cioè senza costi aggiuntivi rispetto all’abbondamento base al servizio. “Questo è un tema importante, stante la policy attuale, dovrebbe essere gratis nell’abbonamento attuale, ma non si può escludere che, per aumentare la reddittività ci siano poi dei pacchetti aggiuntivi“.

Amazon prende la Serie A? “È possibile

Mia idea personale“, spiega il giornalista, “potrebbe subentrare inizialmente gratis, vedere la risposta e poi decidere di strutturare un pacchetto ad hoc, ma non sono il responsabile italiano. Sarebbe una mossa per entrare in gamba tesa per prendere il polso della situazione e quindi poi capire come muoversi”.

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Amazon (Amazon)

Riguardo al canale Lega, il giornalista ha spiegato che si è di fronte a un bivio. “Torno al ragionamento iniziale. Oggi se si va in asta questi diritti non verrebbero mai pagati 900 milioni all’anno da nessuno. A questo punto puoi fare due cose, o trovare attori nuovi come Amazon, oppure valorizzi il tuo prodotto cambiando strategia“.

La produzione delle partite costa, però a quel punto magari entra un fondo di private equity con un progetto industriale, si crea un canale di questo tipo e all’anno due, tre o quattro puoi iniziare a valorizzare il tuo prodotto. Bisogna capire quanto vale questo prodotto, attualmente non ci sono operatori che riconoscano un valore da 900 milioni. Un po’ come ristrutturare un albergo con nuovi servizi per rialzare il prezzo delle camere“.

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