Paola Egonu, quanta emozione: il primo ciak dell’opposto del Vakifbank e quelle parole cariche di entusiasmo.
Il suo arrivo a Sanremo è stato “macchiato”, come spesso succede in questi casi, da polemiche di cui non avevamo assolutamente bisogno. Ma nessuno dei personaggi che varcano ogni anno l’ingresso del teatro Ariston della città del fiori ne è, purtroppo, immune.
Men che meno Paola Egonu, che si appresta a debuttare sul palco più scintillante d’Italia per un’esperienza tutta nuova. E a lei le esperienze inedite piacciono, piacciono un sacco. Lo dimostra il fatto che abbia voluto regalarsi una parentesi sportiva in un altro Paese, la Turchia, ma anche che nel corso della sua vita abbia fatto tante cose che esulano dal suo primo amore, quello per la pallavolo. Nonché che tante altre ancora, in futuro, voglia farne, come ad esempio studiare giurisprudenza e battersi non per una coppa, ma perché la giustizia e la verità trionfino sempre e comunque.
Questa, però, è un’altra storia. Quella che vogliamo raccontarvi oggi appartiene al passato ma testimonia, in egual misura, come l’opposto del Vakifbank ami le sfide e l’idea di mettersi costantemente alla prova. Di cimentarsi in esperienze che lì per lì potrebbero non sembrare adatte a lei e alle sue attitudini ma nelle quali, alla fine, riesce ugualmente a distinguersi.
Paola Egonu e Sognaluna: una coppia perfetta
Solo i suoi fan più affezionati ricorderanno che Paola Egonu, all’incirca tre anni fa, si è tuffata a capofitto in un progetto che ha finito con l’entusiasmarla a dismisura.
Era il 2020 quando è approdata sul grande schermo, regalandosi una prima volta pazzesca nel mondo del cinema. Ma attenzione, non ha recitato. O meglio, in un certo senso lo ha fatto, ma senza comparire nella pellicola. Già, perché la pallavolista ha fatto da doppiatrice in uno dei capolavori più belli nati dalla collaborazione tra Disney e Pixar: il film d’animazione Soul.
La terza co-conduttrice di Sanremo 2023 ha prestato la sua voce al personaggio di Sognaluna. Facendolo, peraltro, in maniera eccellente. Come se in uno studio di doppiaggio avesse già trascorso diverso tempo e non si trattasse, in realtà, di un debutto assoluto. “Ero molto emozionata al pensiero di doppiare un personaggio Disney e Pixar – disse quando annunciò al pubblico la bella novità però è stata un’esperienza bellissima che spero di poter ripetere“. E chissà che a questa prima volta indimenticabile non possano farne seguito molto altre, quando avrà appeso – speriamo il più tardi possibile – la ginocchiera al chiodo.
