Juve, caso plusvalenze: i punti di penalizzazione e il verdetto sulle richieste della Procura Figc

Si è tenuta oggi l’udienza presso la Corte di Appello per decidere sulla riapertura del processo sportivo e sulle eventuali sanzioni contro la Juve sul caso plusvalenze. La camera di consiglio si è riunita per emettere il dispositivo dopo la richiesta della Procura di una penalizzazione di vari punti.

Il procuratore Chiné ha chiesto nove punti di penalizzazione per la Juve, l’inibizione di venti mesi e dieci giorni per Paratici, sedici mesi per Agnelli, dodici mesi per Nedved. E ancora: dodici mesi anche per Garimberti e Arrivabene, e poi dieci mesi e venti giorni per Cherubini.

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Cda Juve ©️LaPresse

La difesa della Juve ha così replicato:
Nessuno degli elementi valorizzati dalla procura Federale nell’ambito delle operazioni di mercato dimostra l’esistenza di una artificiosa sopra-valutazione dei diritti alle prestazioni sportive dei calciatori alle predette operazioni“. E per questo la Juventus denuncia la “piena infondatezza dell’odierno ricorso“.

Luigi De Ficchy, ex procuratore aggiunto della FIGC, è intervenuto a calciomercato.it in onda sul canale Twitch TVPLAY per commentare le richieste dell’appello sul caso plusvalenze, ancora in attesa di accettazione da parte della Corte di Appello.

A me sembra una richiesta equilibrata“, ha detto De Ficchy riferendosi ai nove punti di penalizzazione. “Si poteva andare da un minimo a un massimo, compreso per fatti più gravi, come a suo tempo, con la retrocessione. Rispetto a quello che c’è almeno agli atti mi sembra equilibrato, perché dobbiamo pensare che questo fatto plusvalenze non è solo finanziario. Ha comunque influito sulla regolarità delle partite e sulla regolarità del campionato“.

Caso plusvalenze: il verdetto sulla richiesta di punti di penalizzazione

Per l’ex procuratore FIGC De Ficchy “influire sul discorso scambio di giocatori e creare plusvalenze sopra significa poi che viene condizionata la formazione delle squadre, anche per quanto riguarda l’iscrizione dei club al campionato, la situazione patrimoniale della squadra. Vedremo ora cosa deciderà la Corte d’Appello”.

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Juve ©️LaPresse

De Ficchy ha poi provato a spiegare come funziona in questi casi la giustizia sportiva: “La giustizia sportiva deve cercare di non sconvolgere completamente quanto succede sul campo. Per questo dico che la richiesta è equilibrata. Nove punti sono tanti, cambiano sensibilmente la classifica per la Juventus, non è che si possono dare maxi penalizzazione solo per il tipo di squadra coinvolta”.

Dopo essersi riunita in camera di consiglio la Corte di Appello FIGC ha emesso il dispositivo, che è stato redatto dopo le 20:30.

Accogliendo la richiesta della Procura la Corte di Appello penalizzerà la Juve di ben quindici punti, cioè ben oltre i nove punti proposti. I bianconeri scivolano così al settimo posto, a dodici punti dalla zona Champions.

La Corte federale ha in definitiva accolto l’istanza per revocazione del processo plusvalenze, presentata dalla procura FIGC. In questo senso ha riaperto un procedimento sportivo a carico della Juventus. Sanzioni solo per la Juve e i suoi dirigenti, prosciolti gli altri club. Trenta mesi a Paratici, due anni mesi ad Agnelli e Arrivabene, sedici mesi a Cherubini, otto mesi a Nedved, Garimberti, Vellano, Venier, Hughes, Marilungo e Roncaglio.

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