Serie A, nuovo caos: “giallo” sulle dimissioni, Gravina vuole vederci chiaro

Dopo la clamorosa uscita di scena di Andrea Agnelli e del CDA della Juventus, un altro “giallo” dimissioni scuote la Serie A. La notizia a sorpresa è stata commentata nell’ultima diretta sul canale Twitch TVPLAY.

Le dimissioni a sorpresa faranno a lungo discutere. Soprattutto perché il protagonista è uno degli uomini simbolo del nuovo corso del calcio italiano dopo Calciopoli.

Dimissioni in Serie A - www.ilveggente.it
Serie A dimissioni ©LaPresse

La Serie A tornerà in campo il 4 gennaio, con la sedicesima giornata. Ma nonostante il lungo stop dovuto al Mondiale 2022 in Qatar, il campionato italiano continua a far discutere con notizie inaspettate, scandali e polemiche. Dopo l’addio del presidente Agnelli e del vice-presidente della Juventus Pavel Nedved, e poi di tutto il CDA dei bianconeri, è arrivato la notizia dell’indagine della Procura sul club. A inizio mese di dicembre sono partite invece le polemiche sulla richiesta delle squadre di Serie A di rateizzazione dei debiti. E ora un’altra questione dai contorni ancora nebulosi scuote i tifosi e gli appassionati.

Le dimissioni dell’ultima ora non riguardano dirigenti di squadre di calcio ma i vertici dell’Associazione Italiana Arbitri. E fanno per questo ancora più rumore. Della questione si è parlato a lungo in diretta su TVPLAY. E c’è stata anche una conferma dei rumour su tali dimissioni.

Il dimissionario è un ex arbitro di calcio italiano. Arbitro nazionale a pieno titolo per la FIFA dal 1993 al 2003. Dall’anno seguente si è riciclato osservatore arbitrale per la UEFA. Il 14 febbraio 2021, poi, l’Assemblea generale dell’AIA lo ha eletto presidente dell’Associazione per il quadriennio 2021-2024. La sua vittoria è arrivata con il 60,31% dei voti contro Marcello Nicchi, il presidente uscente.

Dimissioni in Serie A: notizia inaspettata a TVPLAY

Dimissioni in Serie A - www.ilveggente.it
Trentalange ©LaPresse

Nell’ultima diretta di TVPLAY, il giornalista Marco Giordano ha dunque anticipato l’addio di Alfredo Trentalange dalla presidenza dell’Associazione Italiana Arbitri. Il motivo non è ancora chiaro. Ma secondo molte voci, in parte confermate dalla Gazzetta dello Sport, le dimissioni di Trentalange sarebbero riconducibile al polverone scatenatosi dopo il caso D’Onofrio.

Nelle scorse ore la Procura Federale ha annunciato di aver individuato diverse violazioni da parte del presidente dell’AIA, in relazione a un “rapporto consolidato” con l’ex procuratore Rosario D’Onofrio ora in carcere. Ex militare, D’Onofrio era stato sospeso per motivi disciplinari, poi è diventato il procuratore capo degli arbitri di calcio italiani. Ma era noto nell’ambiente criminale come “Rambo” e alle forze dell’ordine come narcotrafficante…

Giallo in Serie A: cosa succederà nell’AIA

Gravina ha convocato un Consiglio federale per discutere del caso. Il fine è quello di garantire la credibilità del sistema calcio. Trentalange aveva fatto sapere di non volersi dimettere. Ma alla fine le dimissioni sono arrivate.

L’AIA dovrà scegliere dunque un commissario. E già si parla di Nicola Rizzoli al posto di Trentalange come presidente. Per ora, comunque, mancano le conferme ufficiali. Si attendono quindi sviluppi e informazioni più precise.

In tarda serata Trentalange ha invece dichiarato di non avere nessuna intenzione di dimettersi nonostante le pesanti accuse a suo carico. La Serie A si tinge ancora più di giallo. Come se non bastasse il caos Juventus, ecco un altro terremoto di cui il calcio italiano avrebbe volentieri fatto a meno.

Impostazioni privacy