Gratta e vinci, fortunato è dire poco: una seconda vita da ricco

Gratta e vinci, la sua storia ha dell’incredibile: la dea bendata lo ha baciato nel momento più nero della sua vita.

Bill Morgan lo fa da una vita. Una volta a settimana, si reca nella sua ricevitoria di fiducia e compra un Gratta e vinci da 5 dollari. Ha saltato il suo appuntamento con la dea bendata solo una volta, tanto tempo fa. Non ha proprio potuto, in quell’occasione, onorare la sua tradizione.

Gratta e vinci
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Era il giugno del 1998 quando l’uomo, allora 37enne, ebbe un infarto. Per 14 interminabili minuti il suo cuore si è fermato, dopodiché l’equipe medica è riuscita a rianimarlo. Ha però trascorso 15 giorni in coma, salvo poi risvegliarsi e ricominciare la sua vita come se nulla fosse.

Fu, già quello, un gran bel colpo di fortuna. A Melbourne si parla ancora oggi della sua storia e di come un miracolo gli abbia permesso di riaprire gli occhi e di avere una seconda possibilità. Ma il destino ha voluto fare ancor di più con lui, quasi come se volesse farsi “perdonare” per il torto inflittogli.

Gratta e vinci, dopo la “morte” una doppia sorpresa

Gratta e vinci
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Un anno dopo il terribile fatto, ha acquistato il suo solito Gratta e vinci e ha vinto un’automobile del valore di 30mila dollari. Un gran bel dono, considerando che lui, che viveva in una roulette in periferia, aveva proprio bisogno di una vettura nuova di zecca.

Ma non è ancora finita qui. Ventidue anni dopo, è venuto in possesso di un Gratta e vinci ancor più “ghiotto”: non c’erano auto, stavolta, sotto la patina argentata, ma, udite udite, la bellezza di 250mila dollari. “Pensò che avrò un altro attacco di cuore” ha ironizzato Morgan, come riferito dal Daily Mail Australia, una volta realizzato cosa stesse accadendo.

L’uomo è inevitabilmente finito sotto i riflettori. La sua seconda vita – in tutti i sensi – è iniziata nel più pazzesco dei modi e il minimo che i media potessero fare era parlarne, parlarne e parlarne ancora. Bill era clinicamente morto e nessuno poteva immaginare quante cose belle, in realtà, il destino avesse ancora in serbo per lui.

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