Camila Giorgi l’ha snobbata: la frase non è passata inosservata

Camila Giorgi, determinazione e un po’ di sano egoismo: la ricetta per vincere al secondo turno contro Yulia Putintseva.

La rimonta contro la cinese Zhang Shuai è stata a dir poco sensazionale. Camila Giorgi ha dovuto far sfoggio delle sue armi migliori per recuperare un match che sembrava destinato a finire in un altro modo, ma l’importante è che ci sia riuscita. E che, soprattutto, abbia giocato con la grinta di un tempo.

Camila Giorgi
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Il secondo atto di questo Roland Garros non sarà meno semplice del primo. A livello di ranking l’avversaria di oggi non è piazzata bene come la tennista di Macerata, ma se c’è una cosa che il tennis ci ha insegnato è che non è questo, a volte, a fare la differenza in partita.

Ad attendere Camila sulla terra del campo 6 ci sarà Yulia Putintseva, la tennista russa naturalizzata kazaka che può vantare un paio di risultati notevoli nel suo palmares. Nel 2016 e nel 2019 ha raggiunto, rispettivamente, i quarti di finale agli Australian Open e anche a Wimbledon.

Camila Giorgi, la ricetta per battere Putintseva

Camila Giorgi
©️LaPresse

Ma il curriculum della sua rivale non sembra impensierire neanche un po’ la Giorgi, che potrà contare su un rinnovato ottimismo e sulla certezza di aver giocato un primo match pazzesco. E tanti ancora sembra volerne disputare con la stessa determinazione, come si evince dalle parole dette a fine gara.

“Sono molto felice di avere giocato una partita del genere – ha affermato, come fanno sapere da Sportal.it – un match molto solido: è stato molto, molto positivo. Posso dire che è stata una bellissima giornata”. Qualche passaggio dell’intervista lo ha riservato, poi, alla sua avversaria.

“Putintseva? Non so come gioca, con lei sarà una partita diversa. A me interessa pensare soltanto a me stessa. Mi concentrerò sul mio gioco, quello è l’importante. A me non piace parlare delle altre, penso solo a me stessa. Ogni turno è diverso – ha concluso – voglio fare attenzione a quello che devo fare io”.

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