Serie A, i club chiedono ristori ma spendono sul mercato: la polemica è servita

Serie A, i club chiedono ristori al governo ma poi impegnano miliardi sul mercato. La polemica insomma è servita sopra un piatto d’argento

Si piange miseria in vero stile italiano. Ci sarebbero tanti proverbi per descrivere la situazione, alcuni che si potrebbero riportare altri meno. Ma il senso rimane, ed è quello. La Serie A chiede ristori ma poi impegna cifre milionarie sul mercato di gennaio. Sbattendosene di quello che è e di quello che potrebbe essere. Insomma, sembra un bluff.

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Andrea Agnelli ©️LaPresse

La polemica l’ha lanciata Il Mattino di Napoli che, questa mattina in edicola, spiega come il calcio italiano lamenti perdite dovute al Covid per 1,5 miliardi di euro. Un’enormità. Eppure. Eppure succede che tutte si sono mosse – che più o chi meno – sul mercato per cercare di prendere gente utile alla causa e che possa realmente cercare di aiutare le sorti dei vari club a raggiungere gli obiettivi della stagione. Un autogol clamoroso.

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Serie A, la polemiche su Juve e Inter

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Marotta ©️LaPresse

Il giornale mette in evidenza come Juventus e Inter non abbiano badato a spese. Agnelli ha investito 75 milioni di euro per portare Vlahovic a Torino, Marotta quasi 30 milioni per strappare Gosens all’Atalanta. Problemi che soprattutto i nerazzurri non si fanno nonostante la prospettiva – scrive ancora il quotidiano – di un ridimensionamento in estate.

Sono pochi i club che seguono la politica del rigore finanziario e tra questi c’è il Napoli di De Laurentis che a gennaio non ha sicuramente fatto il passo più lungo della gamba. Certo, il patron azzurro è sempre stato attento alla questione economica, ma senza dubbio non ha trovato sul mercato quella possibilità che lo avrebbe potuto far vacillare. Restando così al palo e senza acquisti. Ma con una squadra che sicuramente fino alla fine della stagione può dire la propria. A differenza della Juve, che comunque aveva bisogno di un acquisto di spessore.

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