Dazn, tutta la Serie A in cambio di pochi spiccioli: cosa succede su Telegram

Dazn, abbonamenti a un decimo del prezzo reale in vendita su Telegram: cosa succede tra i canali dell’app di messaggistica. 

Su Telegram si vende ormai di tutto. Oggetti usati, Green pass contraffatti, perfino abbonamenti a servizi on demand. Il tutto in cambio di pochi spiccioli. O, tutt’al più, di buoni Amazon o Paysafecard. È tra le sue stanze virtuali, a quanto pare, che il mondo della pirateria continua ad avanzare indisturbato.

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Ad aver fatto luce su cosa succede nelle chat di Telegram è Il Sole 24 Ore, che racconta in un servizio ad hoc come migliaia di utenti cerchino abbonamenti illegali a buon mercato per aggirare l’ostacolo dei canoni troppo elevati. Ce n’è per tutti i gusti: da Netflix a Spotify, passando per Disney+, non c’è che l’imbarazzo della scelta.

Quelli più gettonati restano, comunque, gli abbonamenti a Dazn. Da quando la tv in streaming ha acquisito i diritti televisivi delle gare di Serie A, i tifosi sono stati difatti costretti a “cedere” alla tv in streaming. Peccato solo che molti di loro abbiano scovato, appunto, un modo per bypassare il tariffario dell’emittente.

Su Telegram l’abbonamento a Dazn costa 2,50 euro

Dazn
©Getty Images

I prezzi degli abbonamenti ai servizi on demand su Telegram sono davvero incredibili. In alcune inserzioni, come riferisce Il Sole 24 Ore, si parla di 2,5 euro al mese, meno di un decimo del costo reale di un mese di Dazn. A quel prezzo, l’utente riceve un account casuale del quale dovrà cambiare la password subito dopo il primo accesso, così da farlo suo.

Su un altro canale Telegram, i prezzi sono più “alti”, ma pur sempre competitivi. Un account Dazn costa 10 euro al mese e si può pagare con un voucher Amazon, qualora lo si desideri. Le credenziali? Arriveranno, dicono i pirati. Ma solo una volta riscosso il pagamento, indipendentemente dalla formula per la quale si decida di optare.

Potrebbe non esserci nulla di vero in tutto ciò. È assai probabile che si tratti di truffe belle e buone e che attendere le credenziali sia del tutto inutile, visto che potrebbero non arrivare mai. Oppure, sì, gli account potrebbero funzionare, ma magari solo per un mese. O per qualche giorno. O per qualche ora. Di certo c’è solo, a giudicare da quanto questi canali sono trafficati, che il giro di affari procede alla grande.

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