Tokyo 2020, paura Covid per gli azzurri di basket e ciclismo

Tokyo 2020, paura Covid per gli azzurri di basket e ciclismo. All’atterraggio un giornalista è risultato positivo al virus

Ha viaggiato con gli atleti di basket e ciclismo il giornalista che, appena atterrato a Tokyo, è risultato positivo al test anti Covid obbligatorio in Giappone per chi segue le Olimpiadi. Nonostante, alla partenza, avesse comunque mostrato un certificato di un doppio tampone negativo che gli aveva permesso di volare verso le Olimpiadi.

La tensione in Giappone sale sempre di più. E le proteste continuano per fermare i giochi. Ma ormai è impossibile pensare ad una cosa del genere a soli 5 giorni dall’avvio ufficiale della manifestazione sportiva più attesa sulla faccia della Terra. Le regole sono ferree. E questo si sapeva. Ma nonostante ciò qualcosa può sempre succedere. In ogni caso, al momento, i tamponi fatti dagli atleti azzurri sono risultati tutti negativi.

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Tokyo 2020, un altro atleta positivo

Nibali, fa parte dela spedizione azzurra di ciclismo ©️Getty Images

Purtroppo, inoltre, all’interno del villaggio Olimpico non si fermano i casi di positività. Ad essere fermato oggi è stato un atleta della squadra di beach volley della Repubblica Ceca, Perusic. Il pallavolista è asintomatico ma ovviamente sono scattate anche per tutto il team le misure di contenimento. Al momento, secondo quanto spiegano gli organizzatori dei Giochi, i casi positivi accertati sono 58 su poco meno di 20 mila persone che fino ad ora sono arrivate a Tokyo.

I primi casi erano stati riscontrati sabato scorso – parliamo all’interno dell’immenso villaggio Olimpico – con tre membri positivi della spedizione del Sudafrica. In questo caso sono stati anche identificati 21 contatti stretti.  

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