Liverpool, addio Klopp: già scelto l’erede in panchina

Liverpool, scricchiola la panchina del tecnico tedesco per via dei troppi alti e bassi di questa complicata stagione. Secondo i bookmaker è già pronto il sostituto.

Jurgen Klopp e il Liverpool, storia di un grande amore. No, nessun riferimento all’inno della Juventus: semplicemente il tentativo di sottolineare il forte legame sentimentale tra il tecnico tedesco e i Reds, ormai un tutt’uno dal lontano 2015. Ma, come capita in quasi tutte le avventure amorose, laddove c’è un inizio, spesso, c’è sempre una fine. E dopo sei lunghi anni il rapporto tra lo storico club inglese e l’ex allenatore del Borussia Dortmund potrebbe essere giunto ai fatidici titoli di coda. 

Quella del Liverpool è stata una stagione tutt’altro che facile. Si rischia addirittura di mancare la qualificazione Champions. Eppure doveva essere quella della conferma, dopo il dominio assoluto del 2019-20, l’annata in cui Klopp e i suoi ragazzi hanno messo le mani sulla Premier League dopo un’attesa estenuante durata trent’anni. Campionato, tra l’altro, stravinto con diverse settimane d’anticipo, senza incontrare ostacoli.

Un trionfo che ha sugellato un biennio pieno zeppo di trofei, come a coronare quel magnifico 2019, quando in riva al Mersey avevano festeggiato la sesta Champions League della loro storia, conquistata battendo in finale il Tottenham. Ricordi indelebili, che nessuno potrà mai cancellare. Nonostante, forse, sia arrivato il momento di dare vita ad un nuovo ciclo.

Rangers-Slavia Praga
Steven Gerrard (Getty Images)

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Liverpool, al via una nuova era Gerrard?

Qualche mese fa Klopp era stato chiaro, diretto come al suo solito. “Se mi domandassero chi dovrebbe essere il mio successore, non avrei alcun dubbio: direi alla società di puntare forte su “Stevie”. Stevie sta per Steven, con esplicito riferimento a Gerrard, storico capitano del Liverpool, che ad Anfield Road ha praticamente passato l’intera carriera, dalle giovanili nel 1987 fino al 2015, quando decise di chiudere negli Usa con i Galaxy. Amato e quasi venerato dai tifosi, per molti sarebbe l’erede naturale del tedesco. Colui che ne potrebbe proseguire l’opera.

La vittoria del campionato scozzese alla guida dei Rangers, avvenuta circa un mese fa, è stata interpretata come una sorta di esame di laurea, il conseguimento di un “attestato”. Le quote al ribasso dei bookmaker sono un segnale lampante: Gerrard è pronto per condurre una squadra di livello top come il “suo” Liverpool, proprio come faceva da giocatore con la fascia attaccata al braccio.

 

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