WhatsApp tradita da 25 milioni di utenti: su quale app si sono trasferiti?

WhatsApp, 25 milioni di utenti si sono già trasferiti su un’altra app di messaggistica istantanea. Ecco qual è e perché tutti la stanno scaricando. 

Non è stata un’idea geniale, col senno di poi, quella di imporre agli utenti una modifica unilaterale delle condizioni di utilizzo. L’aggiornamento che stravolgerà le modalità di gestione della privacy, in effetti, ha mandato su tutte le furie gli utenti di WhatsApp. Perfino quelli più affezionati, che mai e poi mai avrebbero pensato di dirle addio.

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E invece, i dati parlano chiaro. Nel giro di 72 ore, la mitica piattaforma di punta del gruppo Facebook è stata tradita, udite udite, da qualcosa come 25 milioni di fruitori. Un numero enorme, se si considera che la rivoluzione di WhatsApp è appena iniziata e che, probabilmente, molti altri faranno la stessa cosa in attesa che l’aggiornamento sulla privacy entri in vigore.

Un antico adagio recita che se Sparta piange, Atene non ride. Stavolta, però, sta accadendo l’esatto contrario. Per un’applicazione che sembra scivolare nel baratro ora dopo ora, ce n’è un’altra che, invece, si appresta a vivere un momento di gloria senza uguali.

Telegram pronta ad accogliere gli utenti in fuga da WhatsApp

WhatsApp
Il logo di Telegram (Getty Images)

Ci riferiamo ad un’altra app di messaggistica istantanea che è nel giro già da un po’, ma che a conti fatti non è mai stata reputata all’altezza del gioiellino di proprietà di Mark Zuckerberg. Stiamo parlando di Telegram, che negli ultimi 3 giorni ha superato la soglia dei 500 milioni di utenti attivi in tutto il mondo.

Ma come ha fatto una piattaforma che finora ha goduto di poca considerazione a spiccare il volo in maniera così repentina? Le statistiche riferiscono che la maggior parte dei nuovi iscritti è sbarcata su Telegram tramite l’invito ricevuto dai propri amici. A dimostrazione del fatto che le grandi manovre di trasferimento dei gruppi sono già iniziate e che non ci vorrà molto prima che WhatsApp diventi una landa desolata.

Non resta che capire, a questo punto, se ne valga la pena. Se, cioè, Telegram sia più sicura in termini di privacy e utilizzo dei dati personali e se, soprattutto, ci offra le stesse funzionalità che hanno reso grande WhatsApp. La risposta, in entrambi i casi, è sì. Per quanto riguarda la sicurezza, giacché è questo il tema caldo del momento, la piattaforma si basa su un sistema di cifratura così complesso che i suoi utenti potranno dormire anche su più di sette cuscini. Basterà questo a convincere i più assidui utilizzatori di WhatsApp a fare le valigie e a migrare altrove?

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