WhatsApp, intercettazioni chiamate e messaggi: è una bufala

Da alcune ore circola su Whatsapp un messaggio a proposito di intercettazioni di chiamate e messaggi, registrazioni dei registri delle chiamate e altre presunte regole di comunicazione. È un messaggio dai contenuti allarmistici e palesemente falsi, ma con un finto credito di autenticità rappresentato dalla presenza di un link.

Il collegamento rimanda a un articolo realmente pubblicato dall’agenzia di stampa Agi il 28 febbraio scorso, ma che non ha alcuna attinenza con il testo del messaggio che circola su WhatsApp. La stessa agenzia ha ritenuto necessario e opportuno aggiungere il seguente testo all’inizio dell’articolo, che si può leggere online.

“Caro lettore, se sei arrivato fin qui seguendo un messaggio allarmistico, devi sapere che questo articolo non ha alcun collegamento con quanto hai letto poco prima. Questo è un servizio di cronaca politica del 28 febbraio scorso che riporta correttamente quanto deciso dal Parlamento italiano in materia di intercettazioni. Questo articolo è vero, quello che hai letto prima è falso”.

Il testo della fake news su WhatsApp contiene riferimenti a presunti monitoraggi di Twitter, Facebook e tutti i social network. Invita quindi a non inviare messaggi “contrari alle leggi e ai costumi” e fornisce altri consigli paradossali e assurdi. In generale punta ad allungare moltissimo il brodo, citando una serie di finti provvedimenti allarmistici e irrealistici.

L’impressione è che gli autori della bufala fossero perfettamente consapevoli della tendenza delle persone a leggere poche righe dei messaggi che circolano su WhatsApp. In molti casi la lettura del testo contenuto nel messaggio è infatti generalmente anteposta alla verifica del link presente nel messaggio stesso.

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