Champions League: Roma-Real Madrid

Roma e Real Madrid si sono affrontati l’ultima volta in un turno a eliminazione diretta di Champions League, e a qualificarsi furono i giallorossi. Stavolta sarà molto più difficile ma la Roma, quantomeno nella partita di andata all’Olimpico, potrebbe reggere il confronto: ecco i pronostici, le probabili formazioni e le cose rilevanti da dire.

ROMA – REAL MADRID | mercoledì ore 20:45

Secondo i principali bookmaker e commentatori sportivi, la Roma ha poche possibilità di passare il turno contro il Real Madrid; in questa partita di andata tuttavia ci sono diversi motivi per credere che potrebbe riuscire quantomeno a non-perdere. Il vero “miracolo” sportivo dovrebbe avvenire più che altro a Madrid: la Roma nell’ultima trasferta in Spagna ha fatto una brutta figura (6-1 contro il Barcellona) e, pur ammettendo che riesca a sfangarla in questa partita all’Olimpico, al “Bernabeu” potrebbe subire un’altra batosta.

Come sono arrivate agli ottavi di finale

La Roma si è qualificata grazie a una buona dose di fortuna e nonostante parecchie figuracce nelle partite della fase a gironi. La prima figuraccia l’ha fatta in casa del Bate Borisov, quando in svantaggio – clamorosamente – di tre gol nel primo tempo è poi riuscita a perdere “solo” 3-2. Nella seconda trasferta del girone, contro il Bayer Leverkusen, la Roma è poi stata capace di andare in vantaggio per 4-2 prima di subire due gol nei minuti finali e concludere la partita con un pareggio per 4-4. Al “Camp Nou” la partita peggiore, sotto tutti i punti di vista: 6-1 per il Barcellona, e la Roma non avrebbe nemmeno meritato di fare gol all’ultimo secondo con Dzeko. Insomma la Roma, alla fine, si è qualificata alle fase a eliminazione diretta di questa Champions League pur ottenendo soltanto sei punti (con 16 gol al passivo), e fondamentale è stato il peraltro deludente pareggio per 0-0 all’Olimpico contro il Bate Borisov, nell’ultima giornata della fase a gironi (e il portiere Szczęsny è stato decisivo in almeno un paio di occasioni). La Roma torna così a giocare gli ottavi di finale di Champions League dopo parecchi anni: l’ultima volta ci riuscì nella stagione 2010-2011 in cui fu eliminata dallo Shakhtar Donetsk.

Il Real Madrid si è invece qualificato come primo nel girone A segnando 19 gol e subendone appena 3, e per la diciannovesima volta consecutiva ha raggiunto gli ottavi di finale. C’è stato un periodo in cui spesso la corsa del Real Madrid si fermava proprio agli ottavi di finale: è capitato per ben sei volte consecutive fino a quando nel 2011, battendo il Lione, è stato sfatato questo tabù: da quel momento in poi il Real Madrid è sempre riuscito ad arrivare almeno in semifinale, per cinque stagioni di seguito.

I precedenti tra le due squadre

In una delle sei occasioni consecutive in cui il Real Madrid è stato eliminato agli ottavi di finale, a passare il turno fu proprio la Roma, nella stagione 2007-2008, con Spalletti come allenatore: vinse 2-1 sia all’andata che al ritorno. Quella fu peraltro l’unica occasione in cui Roma e Real Madrid si sono affrontate nella fase a eliminazione diretta di Champions League. Nelle quattro partite giocate in questa competizione a Roma il Real Madrid è sempre riuscito a fare almeno un gol e ha vinto tre volte su quattro.

Un paio di statistiche rilevanti

Per capire la differenza enorme che c’è tra Roma e Real Madrid, a livello di rendimento in Champions League, bastano un paio di statistiche. La Roma ha vinto solo due delle ultime quindici partite giocate in questa competizione (per il resto 6 pareggi e 7 sconfitte): una contro il Cska Mosca, nel settembre 2014, e un’altra contro il Bayer Leverkusen, lo scorso novembre. Nelle ultime venti partite di Champions League, solo in una occasione è riuscita a non prendere gol: contro il Bate Borisov nella partita conclusiva della fase a gironi (0-0).

Insieme al Barcellona, il Real Madrid è invece la sola squadra arrivata agli ottavi di finale senza perdere neppure una partita, e ha il migliore attacco con 19 gol; nelle ultime 16 partite di Champions League in ben 12 occasioni ha mantenuto la porta inviolata, e ha vinto 16 delle ultime 21 partite in questa competizione.

I motivi per cui la Roma può sperare (di non perdere questa partita)

Il Real Madrid ha nel complesso una squadra migliore ed è più abituata a giocare partite di questo tipo. Nella sfida di andata però la Roma ha più di un buon motivo per sperare quanto meno di non perderla, la partita.

Roma e Real Madrid hanno cambiato entrambe allenatore nel corso di questa stagione: Spalletti ha preso il posto di Rudi Garcia e Zidane ha sostituito Benitez. In tutti e due i casi i risultati sono stati abbastanza positivi: la Roma, dopo un pareggio e una sconfitta nelle prime due partite, ha vinto (bene) le successive quattro; il Real Madrid ha vinto 5 partite su 6 segnando 23 gol e subendone 5. I miglioramenti sul piano del gioco si sono però visti soprattutto nel caso della Roma, in particolare in attacco: le azioni sono gestite con più organizzazione, mentre in difesa c’è ancora parecchio da migliorare (e il gol subito contro il Carpi nell’ultima partita lo ha confermato).

Nel Real Madrid la “scossa” è stata più che altro emotiva. Benitez aveva ormai cattivi rapporti con diversi calciatori, o meglio parecchi calciatori non sopportavano i suoi metodi di lavoro. L’impressione piuttosto diffusa, al di là dei meriti e demeriti del tecnico, è che Benitez non abbia mai sostanzialmente ottenuto sufficienti credibilità, stima e fiducia da parte dei giocatori, molti dei quali evidentemente non lo ritenevano adatto al ruolo. Il rapporto con Zidane, da questo punto di vista, è certamente migliore, e i risultati dal punto di vista delle motivazioni sono stati finora chiari. Ma Zidane è anche alla prima vera esperienza da allenatore: il Real Madrid in difesa non ha la stessa forza e qualità di cui dispone in attacco, e la sensazione è che da un punto di vista tattico Spalletti abbia più esperienza.

Delle prime sei partite con Zidane allenatore, le due giocate in trasferta non sono state entusiasmanti: il Real Madrid ha pareggiato 1-1 contro il Betis e vinto solo 2-1 nel finale grazie a un gran gol di Modric con il Granada. Betis e Granada sono due squadre di bassa classifica della Liga. Se i calciatori della Roma sapranno seguire perfettamente i consigli di Spalletti sul piano tattico ci sono buone speranze di limitare il gioco offensivo avversario e soprattuto di sfruttare le debolezze della difesa, che sono parecchie.

Le vulnerabilità del Real Madrid

In particolare, al Real Madrid sta capitando un po’ troppo frequentemente di perdere il pallone a centrocampo sia in fase di impostazione che in “disimpegno”: due settimane fa, per esempio, ha subìto gol per la seconda volta in questa stagione a causa di un errore in fase di possesso palla da parte di Modric, giocatore fondamentale per gli equilibri tattici del Real Madrid (la sua lunga assenza per infortunio nella seconda stagione di Ancelotti da allenatore è una delle più utili chiavi di lettura degli insuccessi del Real in quella stagione).

Palla persa in fase di impostazione: contro il Granada, domenica 7 febbraio [Granada-Real Madrid 2-1] 

Palla persa in fase di attacco: ancora contro il Granada, nei primi minuti della partita

Altro errore di Modric: contro il Villarreal, in campionato, il 13 dicembre scorso; il Villarreal ha giocato un primo tempo eccellente, con un costante pressing alto [Villarreal-Real Madrid 1-0]

In questa partita Zidane non avrà a disposizione l’esperienza di Pepe: al suo posto ci sarà Varane, che potenzialmente è più forte di Pepe ma ultimamente ha commesso alcuni errori abbastanza gravi e, in generale, non è mai stato un giocatore continuo nelle sue prestazioni. Sergio Ramos, poi, non è mai stato un marcatore, e infatti ha iniziato la sua carriera da terzino destro. Sulle fasce ci sono Danilo e soprattutto Marcelo, due giocatori molto pericolosi in fase di attacco ma relativamente deboli in “copertura”. Marcelo tra l’altro ha dei problemi fisici e potrebbe non giocare, il suo posto potrebbe essere occupato da Carvajal e questo sarebbe un vantaggio ulteriore per la Roma, che da quelle parti può schierare Salah, calciatore molto abile in velocità e nell’uno contro uno.

In appena un mese Spalletti ha migliorato il gioco della Roma ma avrà ancora bisogno di tempo per fare capire ai calciatori le giuste distanze tra le linee di difesa, centrocampo e attacco e per coordinare la fase di pressing in cui spesso la Roma è poco organizzata. Giocando con una squadra corta e mettendo stabilmente pressione ai portatori di palla avversaria la Roma metterebbe in difficoltà il Real Madrid come hanno fatto di recente Betis Siviglia e Granada, appunto. Il problema è che la Roma non sembra ancora pronta a fare una partita del genere, anche da un punto di vista fisico, considerati i recenti crolli di rendimento nei secondi tempi. La posizione tra le linee di difesa e centrocampo avversaria di Perotti, il pressing anche individuale di Nainggolan e le incursioni di Salah fanno comunque pensare che la Roma possa fare almeno un gol al Real Madrid.

I pronostici

Il “gol” (entrambe le squadre segnano) è a quota 1.61 su Bet365 che #. Giocando una scommessa singola su Roma-Real Madrid prima dell’inizio della partita, Bet365 permetterà di giocarne un’altra dello stesso importo (puntata massima 25 euro) in modalità live nel corso della partita.

Le probabili formazioni:
ROMA: Szczęsny, Manolas, De Rossi, Rudiger, Florenzi, Pjanic, Keita, Nainggolan, Perotti, Salah, Dzeko.
REAL MADRID: Navas, Danilo, Sergio Ramos, Varane, Marcelo (Carvajal), Modric, Kroos, Isco, James Rodriguez, Benzema, Cristiano Ronaldo.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
GOL (1.61, Bet365)
1X (2.00, Bet365)
SQUADRA FUORI CASA SEGNA NEL SECONDO TEMPO (1.44, Bet365)
1X + GOL (2.75, Eurobet)




 

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