Argentina-Cile, la finale di Coppa America (domenica/lunedì)

Cile e Argentina si affrontano in finale di Coppa America di nuovo, a meno di un anno dalla finale della scorsa edizione vinta ai rigori dal Cile: stavolta non si gioca in Cile me negli Stati Uniti (alle 02:00 di notte, in Italia).

ARGENTINA – CILE | lunedì ore 02:00

Nonostante le buone intenzioni e i progressi più o meno recenti compiuti da altre nazionali sudamericane, ultimamente soltanto le partite tra Argentina e Cile – ancora oggi, e da oltre un anno – riescono ad attirare l’attenzione di osservatori e appassionati di calcio di tutto il mondo. Soltanto il Cile, per dirla in altre parole, viene attualmente ritenuta una squadra capace di tenere testa all’Argentina, finalista della Coppa del Mondo del 2014 in Brasile. Anche più che “tenere testa”: la più importante finale che hanno giocato contro di recente Argentina e Cile è stata la finale di Coppa America dell’anno scorso, che si è svolta in Cile.

Quella finale è stata una partita più “tecnica” di quanto ci si sarebbe aspettato, considerando il numero di talenti e “fenomeni” in campo: il Cile riuscì a vincerla e ad aggiudicarsi la coppa soltanto ai calci di rigore (4-1). Quella finale persa, insieme alla precedente finale persa in Coppa del Mondo, hanno alimentato nel calcio argentino un sentimento di frustrazione diffusa che rappresenta un fattore da tenere molto in considerazione: sono ventitré anni, cioè dalla Coppa America in Ecuador nel 1993, che la nazionale di calcio argentina non vince niente. Tata Martino dovrà lavorare principalmente su questo aspetto “psicologico”: contenere nella testa dei giocatori l’impatto dell’enorme carico di aspettative popolari.

«Una es poco, dos es muchooooo, tres… ni que hablar»
(lo spot tv dell’emittente argentina TyC Sports: la canzone di sottofondo è “La tercera es la vencida” della cantante argentina Maria Marta Serra Lima)

Argentina e Cile erano nello stesso gruppo di questa edizione della Coppa America nella fase a gironi: hanno giocato contro nella prima giornata, e l’Argentina – peraltro priva di Messi, ancora convalescente – ha meritatamente vinto 2-1, grazie a due gol di Di Maria e Banega. Da quel momento in avanti, l’Argentina si è sostanzialmente mantenuta ai livelli di quella prima partita, mostrandosi senza dubbio la nazionale più forte e completa di questo torneo. Il Cile no: era partito piuttosto male, ma è cresciuto moltissimo nelle fasi eliminatorie, a cominciare dalla memorabile vittoria per 7-0 ai quarti contro il Messico, fino a quel momento ritenuta una delle nazionali sudamericane più in forma e più accreditate a raggiungere la finale di questa edizione della Coppa America, giocata “quasi” in casa.

Dopo aver eliminato il Venezuela (battuto 4-1), in semifinale l’Argentina ha battuto anche gli Stati Uniti, 4-0, in una partita in cui il preventivato squilibrio tecnico tra le due formazioni ha inciso molto più di qualsiasi condizionamento ambientale teoricamente favorevole alla nazionale ospitante. Segnando il suo 55° gol con la maglia della nazionale (un calcio di punizione meraviglioso), Messi è diventato il miglior marcatore nella storia della nazionale argentina. In questo torneo ha già segnato cinque gol e fornito cinque assist.

In semifinale il Cile ha battuto la Colombia 2-0: è stata una partita piena di occasioni da gol e azioni spettacolari, e interrotta per moltissimo tempo – oltre due ore, alla fine del primo tempo, con il Cile già in vantaggio per 2-0 – a causa di un tremendo acquazzone al “Soldier Field” a Chicago, che ha indotto i responsabili della sicurezza dell’impianto a far evacuare i tifosi dallo stadio. Tutte le televisioni internazionali hanno dovuto risistemare il palinsesto e inventarsi cose per intrattenere gli spettatori. Alcuni lo hanno fatto anche in modo divertente.

Detto che il Cile ha strameritato di vincere, c’è da aggiungere che l’arbitro Aguilar ci ha anche messo del suo, e alcune sue decisioni arbitrali non del tutto appropriate nel secondo tempo hanno finito per penalizzare ulteriormente la Colombia.

Nell’Argentina ci sono alcuni giocatori – Augusto Fernandez e Marcos Rojo – la cui presenza è in dubbio a causa di alcuni lievi affaticamenti muscolari. Di Maria sta meglio, ma di fatto non gioca dalla seconda partita della fase a gironi, contro Panama, e al momento sembra più probabile che Martino preferisca affidarsi a qualche trequartista più utilizzato in questi ultimi giorni. Tra questi non ci sarà sicuramente a disposizione Lavezzi, che in semifinale, al termine di una corsa per recuperare un pallone, è finito oltre i cartelloni pubblicitari a bordo campo e si è fratturato il gomito. E non ci sono neppure news su Gaitan, cosa che a questo punto rende molto probabile l’utilizzo di Lamela.

Nel Cile la notizia migliore è il rientro di Vidal, assente in semifinale per squalifica. Le alternative, tra l’altro, cominciavano a scarseggiare dal momento che contro la Colombia si è fatto male di brutto Pedro Pablo Hernandez del Celta Vigo (e auguri a lui).

La partita si giocherà al “MetLife Stadium”, il monumentale impianto dei Giants e dei Jets, alle 20:00 (ora locale). L’Argentina è nettamente favorita rispetto al Cile ma la vittoria “secca” è proposta a quote relativamente alte, a prova del fatto che si tratta di una partita comunque aperta a qualsiasi risultato, vista l’importanza della posta in palio e la qualità presente in entrambe le rose. L’Argentina ha giocatori che si conoscono molto bene e giocano da tempo insieme allo stesso modo, in una formazione sostanzialmente immutata rispetto a quella della finale dell’anno scorso. Di nuovi in difesa ci sono Funes Mori e Mercado (al posto di Zabaleta, infortunato, e Demichelis, non convocato); ma per il resto, specialmente a centrocampo (Mascherano, Biglia e Banega), non è cambiato molto. Solo che stavolta il titolare in attacco sarà certamente Higuain, reduce da una stagione stellare, e non Aguero.

Questo discorso vale anche per il Cile, che non ha cambiato praticamente nessuno nella formazione titolare (eccetto Valdivia) ma ha cambiato allenatore, prendendo Juan Antonio Pizzi, le cui indicazioni tattiche non sempre sono state recepite puntualmente da giocatori tatticamente “plasmati” da Sampaoli.

L’arbitro sarà il brasiliano Heber Lopes: in questa Coppa America ha anche arbitrato in Colombia-Paraguay (2-1, con due ammonizioni e un’espulsione) e nella semifinale stravinta 7-0 dal Cile contro il Messico (tre ammonizioni). Lopes è stato anche l’arbitro della partita delle qualificazioni al Mondiale in Russia tra Cile e Argentina, vinta 2-1 dall’Argentina a marzo scorso in Cile.

Le probabili formazioni:
ARGENTINA: Romero; Rojo, Mori, Otamendi, Mercado; Mascherano, Biglia, Banega; Lamela, Messi, Higuain.
CILE: Bravo; Isla, Jara, Medel, Beausejour; Diaz, Aranguiz, Vargas; Puch, Vargas, Sanchez.

PROBABILE RISULTATO: 2-1
1 (1.80, Eurobet, SNAI e Betfair)
1X + GOL (2.35, Eurobet e Betfair)




 

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