Coppa America: Giamaica-Venezuela e Messico-Uruguay (domenica/lunedì)

Per la Coppa America, nella notte tra domenica e lunedì, si giocano le prime due partite del gruppo C, quello con Uruguay, Messico, Venezuela e Giamaica.

GIAMAICA – VENEZUELA | domenica ore 23:00

Giamaica-Venezuela è la partita dal cui risultato finale, se diverso da un pareggio, potrà essere dedotto quale sarà la squadra quasi certamente eliminata nel gruppo C: considerando come più probabili qualificate le altre due squadre di questo gruppo, Uruguay e Messico, probabilmente più attrezzate per disputare questa competizione, Giamaica e Venezuela si giocano praticamente una finale già alla prima giornata. Nessuno ha fatto peggio della Giamaica nell’edizione della Coppa America dell’anno scorso: tre sconfitte in tre partite. In molti si aspettavano che si trattasse della squadra di gran lunga più scarsa, ma tutto sommato tutte e tre le sconfitte furono per 1-0 (contro Brasile, Uruguay e Paraguay). Male andò anche il Venezuela, capace di ottenere una sola vittoria (a sorpresa) all’esordio contro la Colombia, e poi due sconfitte.

Anche nelle qualificazioni al Mondiale del 2018, finora il Venezuela è andato malissimo: un pareggio e cinque sconfitte in sei partite (17 gol subiti), e ultimo posto nel super-girone CONMEBOL a dieci squadre. Da aprile scorso il nuovo allenatore – al posto di Noel Sanvicente – è l’ex portiere venezuelano Rafael Dudamel: in quattro partite amichevoli giocate finora ha pareggiato contro Panamá, Galicia e Guatemala e perso contro il Costa Rica, e per ora la squadra sembra apparentemente averci guadagnato qualcosa in organizzazione e disciplina tattica. Tra i non convocati da Dudamel ci sono Miku del retrocesso Rayo Vallecano, Alain Baroja e Ronald Vargas, portiere e centrocampista dell’AEK Atene, Amorebieta del Fulham e Gabriel Cichero del Sion.

Sebbene si tratti di una nazionale relativamente limitata sul piano tecnico, la Giamaica ultimamente è cresciuta molto e sta attraversando un buon momento. Nelle qualificazioni CONCACAF al prossimo Mondiale sta faticando più del previsto, nel gruppo con Costa Rica, Panama e Haiti. Però l’anno scorso, nella Gold Cup, ha perso in finale 3-1 contro il Messico dopo aver eliminato gli Stati Uniti in semifinale. L’allenatore tedesco Winfried Schäfer, storico giocatore del Borussia Monchengladbach, ha una certa esperienza con le squadre in cui c’è da partire dai fondamentali: prima della Giamaica ha allenato Camerun e Thailandia, e per lungo tempo diverse squadre di club negli Emirati Arabi Uniti. E in squadra la Giamaica ha, tra gli altri, Wes Morgan, capitano del Leicester campione d’Inghilterra.

Qualche giorno fa, nell’ultima partita amichevole – contro il Cile, battuto 2-1 – la Giamaica ha ottenuto la sua prima vittoria contro una nazionale così forte e ben piazzata nel ranking FIFA. Una parte non trascurabile del merito è da attribuire alla familiarità con quei campi e quelle temperature da parte di alcuni calciatori della nazionale giamaicana che giocano abitualmente negli Stati Uniti: i difensori Kemar Lawrence dei New York Red Bull e Jermaine Taylor dei Portland Timbers, l’attaccante Giles Barnes di Houston Dynamo (ha giocato bene contro il Cile), Je-Vaughn Watson dei New England Revolution. I gol li hanno segnati Joel Grant dell’Exeter City, di testa, e Clayton Donaldson del Birmingham.

Le probabili formazioni:
GIAMAICA: Ryan Thompson (o Andre Blake); Jermaine Taylor, Mariappa, Lawrence, Wes Morgan; McCleary, Je-Vaughn Watson, Hector, Lee Williamson; Barnes, Donaldson.
VENEZUELA: Dani Hernández; Rosales, Velázquez, Vizcarrondo, Villanueva; Tomas Rincon, Figuera; Alejandro Guerra, Seijas; Juanpi, Salomón Rondón.

PROBABILE RISULTATO: 1-1
X2 + UNDER 3,5 (1.65, Eurobet)




 

MESSICO – URUGUAY | lunedì ore 02:00

Una delle caratteristiche del 54enne allenatore del Messico Juan Carlos Osorio, in carica da ottobre dell’anno scorso, è quella di non avere mai in mente una formazione titolare fissa (altro che Miguel Herrera, che gli undici titolari li pubblicava il giorno prima su Twitter). Si dice che Osorio comunichi ai suoi giocatori la loro titolarità soltanto un paio d’ora prima dell’inizio della partita, circostanza che a suo dire serve a creare una benefica competizione interna. Il Messico ne aveva certamente bisogno, data la deludente figura fatta nella scorsa edizione della Coppa America (eliminato nella fase a gruppi). E i primi risultati positivi si sono visti: nel torneo CONCACAF di qualificazione al prossimo mondiale, per adesso ha vinto agevolmente quattro partite su quattro ed è già matematicamente qualificato per il quinto round. La settimana scorsa, nell’ultima amichevole giocata contro il Cile, il Messico ha vinto 1-0.

Di fatto il Messico non perde da diciannove partite e, con Osorio allenatore, non ha ancora subito un gol, in sette partite: cerca molto più frequentemente di prima le giocate in verticale e la superiorità numerica a centrocampo. C’è di buono che, pur senza ancora avere sviluppato un gioco ben chiaro, Osorio ha sperimentato moltissimo e già conosce piuttosto bene le caratteristiche dei suoi giocatori. In porta ha finora fatto giocare molto di più Alfredo Talavera, portiere del Toluca, rispetto a Ochoa, sebbene quest’ultimo nella seconda metà della stagione abbia giocato da titolare nel Malaga. Poi, per dirne un’altra, nell’amichevole vinta 1-0 due giorni fa contro il Cile, Osorio nel primo tempo ha provato a far giocare a centrocampo Miguel Layún, il terzino sinistro del Porto, in prestito dal Watford: non è andata proprio bene, ma certamente ora Osorio sa cosa aspettarsi da lui in quella parte del campo in caso di necessità (poi lo ha rimesso sulla fascia sinistra e il Messico ha giocato meglio). Inoltre il Messico farà a meno di Vela e Dos Santos, non convocati.

L’Uruguay è teoricamente ancora senza Suarez in attacco, infortunato (ma le informazioni riguardo un suo possibile rientro non sono ancora chiare). In attacco con Cavani molto probabilmente giocherà ancora una volta Diego Rolan, già schierato da Tabarez nell’amichevole più recente, vinta 3-1 contro Trinidad e Tobago. Dopo un Mondiale e una Coppa America così così, l’Uruguay ha in parte risollevato le proprie quotazioni con una serie di ottimi risultati nelle partite di qualificazione al Mondiale: dopo aver battuto agevolmente Bolivia e Colombia nelle prime due giornate, è stato battuto dal sorprendente Ecuador, che ha poi riacciuffato al primo posto in classifica grazie alle successive vittorie contro Cile e Perù e al pareggio per 2-2 contro il Brasile.

È una partita molto equilibrata, che potrebbe ulteriormente indurre le due squadre a giocarsela con cautela e molta attenzione in considerazione del fatto che la prima nel girone, con ogni probabilità, eviterà ai quarti l’Argentina.

the winner on Sunday will have a better chance of avoiding Copa America favorite Argentina in the quarterfinal stage of the tournament.

Le probabili formazioni:
MESSICO: Talavera; Aguilar, Marquez, Hector Moreno, Layún; Jesus Molina, Guardado, Hector Herrera; Jesus Corona, Lozano (o Aquino), Chicharito Hernandez.
URUGUAY: Muslera; Maxi Pereira, Godin, Gimenez, A. Pereira; Arevalo Rios, Sanchez, Vecino, Laxalt; Cavani, Diego Rolan.

PROBABILE RISULTATO: 0-0
UNDER (1.62, Paddy Power)

 

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