Champions League: Barcellona-Paris SG

Dopo la vittoria per 3-1 in Francia, il Barcellona affronta in casa il Paris Saint-Germain nella partita di ritorno dei quarti di Champions League. La formazione del PSG presenta qualche novità positiva (Ibrahimovic e Verratti) ma manca Thiago Silva, e della qualità dei suoi sostituti si è molto parlato, visto com’è finita all’andata senza di lui.

Le formazioni ufficiali:
BARCELLONA: ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Rakitic, Iniesta; Neymar, Messi, Suarez.
PARIS SAINT-GERMAIN: Sirigu; Van der Wiel, David Luiz, Marquinhos, Maxwell; Cabaye, Verratti, Matuidi; Pastore, Cavani, Ibrahimovic.

BARCELLONA – PARIS SAINT-GERMAIN | martedì ore 20:45

Sebbene nel Paris SG rientrino giocatori fondamentali come Ibrahimovic e Verratti, la possibilità di recuperare in trasferta uno svantaggio di 3-1 subìto in casa contro il Barcellona di questi tempi si colloca su un piano che sta, nella migliore delle ipotesi, tra l’inverosimile e l’irreale. Però la necessità del PSG di segnare almeno tre gol per poter pensare di passare il turno dovrebbe teoricamente favorire lo spettacolo. All’andata non c’è stata partita. Al ritorno per riequilibrare il gioco serve qualche invenzione di Ibrahimovic (il quale però nelle fasi eliminatorie di Champions, come noto…)

Seriamente: qualcuno ce l’ha mai fatta, recuperando dal risultato 1-3 in casa all’andata?
Fosse stato a parti inverse (1-3 al Camp Nou), visto quanto è forte quest’anno il Barcellona, probabilmente il PSG a questo punto non sarebbe stato già certo del passaggio del turno come invece lo è ora il Barcellona. Nella storia delle coppe europee una sola squadra è riuscita a passare il turno venendo da uno svantaggio di 1-3 in casa nella partita di andata: fu l’Ajax nei quarti di finale di Coppa dei Campioni del 1968-1969. Perse 3-1 la partita di andata in Olanda e vinse poi 3-1 la partita di ritorno a Lisbona (due gol lì segnò Cruyff). Fu quindi necessario uno spareggio, giocato a Parigi due settimane dopo la partita di ritorno e vinto dall’Ajax 3-0 dopo i tempi supplementari. Quell’Ajax arrivò poi in finale e fu sconfitto 4-1 dal Milan di Rivera, Prati, Trapattoni e Cudicini.

La forza del Barcellona
Dei miglioramenti del Barcellona nel 2015 sul piano tattico e tecnico abbiamo a lungo parlato, qui sul Veggente: l’integrazione tra Suarez, Messi e Neymar; l’inedito ruolo di Rakitic da “operaio” con i piedi buoni; il buon inserimento di Mathieu al centro della difesa (a parte l’autogol dell’andata, ok). Uno degli aspetti di cui abbiamo parlato meno, semmai, è quel genere di cosa che si sente ciclicamente dire di certe squadre che vincono i campionati anche “soffrendo” in qualche partita (la Juventus di Conte, per capirci, era molto forte anche in questo). Ecco, per soprammercato, ora si può dire che da qualche tempo il Barcellona vince anche in quelle rarissime occasioni in cui gioca male: per questa squadra è un fatto, tutto sommato, abbastanza nuovo.

Nella difficile partita di sabato scorso vinta 2-0 contro il Valencia, il Barcellona – pur giocando male per lunghi tratti – ha mostrato alcune delle “nuove” qualità acquisite in seguito all’arrivo di Suarez in attacco e di Luis Enrique in panchina. Sfruttando un errore di posizione dell’esterno sinistro del Valencia, Messi e Suarez hanno costruito il gol del vantaggio al primo minuto in conclusione di un’azione sviluppata in contropiede e quasi del tutto in verticale, e non di prima (no tiki-taka).

Dopodiché la squadra si è completamente fermata, e per tutto il primo tempo il Valencia ha nettamente dominato. Piqué ha commesso una serie di errori veramente notevoli, e il Barcellona ha mantenuto il vantaggio anche grazie a un po’ di fortuna. D’altri tempi, scontrandosi con una difesa così ben allestita e ben guidata dal grandissimo Otamendi, probabilmente il Barcellona di campionato non l’avrebbe vinta. E invece è finita 2-0, grazie a un altro contropiede praticamente a fine partita.

Per questa partita rientreranno certamente Dani Alves, dopo il turno di squalifica, e molto probabilmente anche Iniesta, che pare si sia ripreso dal colpo alla schiena subìto nella partita di andata. Anche nel PSG rientrano alcuni giocatori fondamentali, rispetto alla squadra che ha giocato all’andata. Tuttavia Blanc è stato onesto e apprezzabile quando lunedì in conferenza stampa ha detto: «Il risultato la settimana scorsa sarebbe stato lo stesso con o senza gli infortunati. Mi piacerebbe avere sempre tutti a disposizione, ma questo non è possibile. Non possiamo lamentarci perché il Barcellona a Parigi ha dominato la partita».

Che partita potrebbe uscirne
Il PSG deve segnare almeno tre gol e sperare in una giornataccia del Barcellona, ossia una circostanza che finora nel 2015 si è verificata una sola volta e in una partita comunque non fondamentale (a febbraio, contro il Malaga in campionato).

Negli ottavi il PSG è stato capace di girare a suo favore una situazione di relativo svantaggio con il Chelsea, che aveva pareggiato 1-1 all’andata in Francia ma ha poi pareggiato 2-2 a Londra, finendo fuori dalla coppa. Stavolta, chiaramente, l’obiettivo del PSG è notevolmente più complicato sia per qualità dell’avversario che per sfavore del risultato di andata. Sarebbe già molto complicato di suo, ma a queste considerazioni bisogna aggiungere anche quella relativa a infortunati e squalificati, condizione che aveva già duramente penalizzato il PSG all’andata.

Dopo averlo inizialmente inserito nei convocati, la società ha annunciato lunedì che il capitano Thiago Silva non giocherà: non è riuscito a recuperare in tempo dall’infortunio alla coscia avvenuto al ventesimo minuto della partita di andata. Blanc deve anche fare a meno di Aurier, squalificato, e di Thiago Motta, infortunato. I rientri di Ibrahimovic e Verratti rappresentano certamente una buona notizia ma il punto è che, per sperare di passare il turno, il PSG deve segnarne almeno tre senza subirne, e dal punto di vista tattico – per come sta messa la difesa del PSG – non subire gol dal Barcellona è forse persino più improbabile che farne cinque e subirne due.

I pronostici e le promozioni dei bookmaker
Come detto, il risultato dell’andata e la necessità di segnare da parte del PSG rappresentano le condizioni ideali per assistere a una partita molto vivace (“gol” e “over”), con una squadra disposta a correre moltissimi rischi e l’altra pronta ad approfittarne ogni volta.

Betfair offre un rimborso fino a 25 euro per una singola eventualmente perdente su “Risultato esatto” o “esito primo tempo/finale” se si verificherà in Barcellona-PSG un evento scelto dall’utente tra cinque proposti da Betfair: ci sono più di 4 gol nel corso della partita (“OVER 4,5”); le due squadre pareggiano segnando entrambe almeno un gol (“X + GOL”); Suarez primo marcatore; Lavezzi segna un gol; il Barcellona segna almeno un gol su calcio di rigore.

Esempio: punto 10 euro sul risultato esatto 3-2, e scelgo di ottenere un rimborso se invece la partita finisce in pareggio con “gol”. La partita finisce 2-2: non ci ho preso con il risultato esatto, ma ottengo il rimborso di 10 euro perché avevo scelto di ottenerlo se la partita finiva in pareggio con entrambe le squadre che segnavano almeno un gol ciascuna.

Probabili formazioni:
BARCELLONA: ter Stegen; Alves, Piqué, Mascherano, Alba; Busquets, Rakitic, Iniesta; Neymar, Messi, Suarez.
PARIS SAINT-GERMAIN: Sirigu; Van der Wiel, David Luiz, Marquinhos, Maxwell; Cabaye, Verratti, Matuidi; Lavezzi, Cavani, Ibrahimovic.

PROBABILE RISULTATO: 3-2
GOL (1.66, Paddy Power)
OVER 1,5 secondo tempo (1.66, Paddy Power)
OVER 3,5 (2.10, Eurobet, Paddy Power, William Hill e Betfair)

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